Lesmo da Vivere: l’associazione culturale che strizza l’occhio alla politica
Partecipazione, tradizione, cittadinanza attiva: su queste parole si fonda Lesmo da Vivere, l’associazione culturale nata il 17 marzo scorso e presieduta da Luigino Ripamonti, che si prefigge l’obiettivo di coinvolgere in prima persona i cittadini nella vita sociale, politica e culturale di Lesmo. Un’iniziativa, quella dell’assessore lesmese, che ricorda da vicino le recenti vicende di un giovane candidato sindaco di Arcore.
Luigino Ripamonti, classe 1960, dal 2007 assessore ai Lavori pubblici di Lesmo, ha chiari i suoi obiettivi: «Vogliamo contribuire al dibattito culturale del cittadino attraverso proposte, iniziative pubbliche, editoriali e manifestazioni – spiega Ripamonti – favorendo in questo modo la consapevolezza e la partecipazione dei governati al governo». Altrettanto lampanti i valori di riferimento: «L’associazione affonda le sue radici culturali nella tradizione democratica e cattolica europea, senza tuttavia identificarsi in alcuna collocazione politica esistente cittadini». Questo si traduce quindi «nel recupero e nella difesa delle tradizioni popolari e religiose del territorio», ma anche «nel forte sostegno ai valori della patria, dell’amicizia, del lavoro, del culto della vita, del ruolo delle donne, dell’investimento sui giovani e nella difesa della libera impresa». Come rendere concreto il progetto? «Vogliamo collaborare con le istituzioni, gli enti e le associazioni locali e nazionali – ha aggiunto l’assessore – in particolare la finalità è la sintesi di idee e l’elaborazione di progetti a servizio delle Amministrazioni Comunali di Lesmo, anche attraverso la redazione di documenti programmatici». Lesmo da Vivere però non è solo tradizione: la sua pagina di Facebook, sorta per coinvolgere i naviganti del web, ad oggi vanta 288 iscritti.
Un programma culturale venato di politica quindi, come testimonia il manifesto della stessa associazione, nel quale «ci si impegna a combattere la burocrazia inefficace, gli sprechi e la mediocrità che logorano il tessuto sociale e politico del paese». Gli undici membri del consiglio intanto hanno già dato vita alla prima riunione che ha delineato i vertici ed ha stabilito la prima uscita ufficiale: la Primavera Peregallese del maggio prossimo. Un dubbio, però, è circolato in queste settimane: Lesmo, elezioni nel 2012, che quest’associazione sia soltanto un anticipo di lista civica?