Giussano: parla il pentito, arrestati i killer della mala brianzola
Ha scelto di parlare, mandando in galera i suoi affiliati accusati di essere con lui mandanti ed esecutori di quattro omicidi di mafia, per dare un messaggio ai giovani e far capire loro che la ‘ndrangheta non ha futuro. Antonino Belnome, 39enne vertice della “Locale” ‘ndrina di Giussano, in manette dal luglio scorso a seguito della maxi inchiesta “Infinito”, si è pentito ed ha deciso di collaborare con la Dda di Milano.
Ieri mattina, su ordinanza di custodia cautelare emessa dai Gip milanesi presentata dal pm Ilda Boccassini, gli uomini del Ros dei carabinieri di Milano hanno arrestato 19 persone in tutta la Lombardia. I soggetti sono tutti sospettati di aver agito a vario livello in agguati mortali nel nord Italia nella faida scoppiata in Calabria tra le famiglie Gallace-Novella di Guardavalle, in provincia di Catanzaro, tra il 2008 e lo scorso anno. Attori e mandanti dei delitti di Rocco Cristello, Carmelo Novella, Antonio Tedesco e Rocco Stagno, sui quali a lungo si era indagato senza riuscire a ricostruire totalmente la verità, sarebbero quindi stati assicurati alla giustizia grazie ai racconti di Belnome. E’ stato lui stesso a dichiararsi colpevole dell’omicidio di Carmelo Novella, super boss della “Lombardia”, grossa organizzazione ‘ndranghetista, a raccontare della morte di Rocco Cristello, capo della “Locale di Seregno”, ed a indicare agli investigatori i luoghi dove furono uccisi Antonio Tedesco e Rocco Stagno. Quest’ultimo, il cui corpo non fu mai ritrovato, Belnome racconta fu dato in pasto ai maiali.