Elezioni, Rositani presenta “Lavoriamo per Arcore”: la normalità al potere
Il rottamatore: non c’è parola più adatta a definire Giuseppe “Beppe” Rositani, candidato sindaco di Arcore con la lista civica “Lavoriamo per Arcore” nelle elezioni del 15 e 16 maggio prossimo. Rinnovamento, partecipazione ed attenzione all’ambiente sono le parole chiave dell’ «associazione di cittadini», come ama definirla Rositani, che andrà alle urne supportata da Api, Fli ed Udc.
Rositani, barese di origine e da 13 anni residente ad Arcore, ha le idee chiare: «Vogliamo svecchiare il panorama politico attuale, coinvolgere i cittadini in prima persona nel governo della città, cambiare il volto ad un Arcore in cui ormai non ci riconosciamo più». Per fare questo si affida a “Lavoriamo per Arcore”, un progetto nuovo, nato solo nel novembre scorso, ma in continua evoluzione ed aperto a chiunque voglia farne parte, senza discriminazioni di sorta: «A prescindere dal supporto partitico di cui godiamo, e per il quale ringrazio la coordinatrice Giuliana Perillo, ribadisco che noi siamo solo cittadini, di varia estrazione ed ideologia, che agiscono nell’interesse della comunità». Ma in cosa si declina in concreto il bene comune? «Problemi quotidiani, che rendono difficoltosa la vita ai cittadini: inquinamento, sicurezza, mancanza di aree verdi – spiega Rositani – con una particolare attenzione ad anziani e bambini». L’Arcore che Rositani vede è «morta, grigia, assopita», quella che sogna è «frizzante, verde, viva e sicura»: per questo la campagna elettorale sarà ecologica e “low cost”, ed il percorso verso le urne sarà all’insegna delle campagne d’ascolto ai cittadini. «Vogliamo far capire che siamo gente comune, con le stesse problematiche e lo stesso interesse di tutti gli arcoresi», ha aggiunto il candidato sindaco commentando la sua estraneità al mondo della politica.
Rositani, reduce dalla breve ma felice esperienza del 2006 con il comitato Piazza Pertini, è ottimista: «Non mi pongo limiti per le elezioni di maggio: le gente è stanca di come vanno le cose e, senza ombra di dubbio, l’unico elemento innovatore per adesso è la nostra lista civica». Sull’eventuale ballottaggio preferisce non sbottonarsi: «Considerato che ad oggi non abbiamo idea, o quasi, dei candidati sindaco e dei loro programmi, sarebbe prematuro parlare delle nostre scelte: ma siamo e resteremo sempre una lista civica». In caso di successo, però, la storia è ben diversa: «A quel punto dovremo trovare ancor più compattezza e condivisione, senza mai rinunciare al confronto». I propositi sono dei migliori, resta da vedere se dei «cittadini comuni» saranno in grado di gestire la complessa macchina della burocrazia italiana. Prima però, l’obiettivo è vincere le elezioni.