Bulciago. L’addio ad Arrigoni, dall’Italia alla Palestina “Non ti dimenticheremo”
Calore, partecipazione, musiche e canti italiani e palestinesi, hanno hanno accompagnato l’ultimo saluto a Vittorio Arrigoni, ucciso a Gaza lo scorso 14 aprile da una cellula terroristica salafita che lo accusò l’attivista volontario di “contaminare” la società con lo stile di vita europeo. Gli hanno cantato e ballato rituali popolari palestinesi, hanno intonato “Bella Ciao”, le centinaia di persone e giovani intervenute a funerale di Vittorio, svoltosi a Bulciago, in provincia di Lecco, dove il 36enne era nato e vissuto e lo stesso è accaduto a Gaza, in contemporanea.
Membro dell’International Solidarity Movement, Vittorio era amato da tutti i suoi compagni di avventura, dalla fidanzata che con pazienza e forza d’animo lo attendeva a casa, dai genitori e da centinaia di giovani palestinesi che a Gaza si erano affezionati al suo positivismo ed attivismo a difesa delle masse deboli.
Il feretro del giovane ha attraversato le strade della sua città contornato da bandiere della pace, palestinesi ed italiane, sventolate con commozione da famiglie e giovani che in alcuni casi indossavano magliette raffiguranti lo stesso Vittorio o con la scritta “Vik-Restiamo umani“. La madre di Vittorio, Egidia Beretta, sindaco di Bulciago, ha ricordato suo figlio definendolo un difensore dei diritti umani, impegnato nel rispettarli ed insegnare agli altri a farlo, non un martire. I Palestinesi riuniti a Gaza per celebrare la sua scomparsa, promettono di non dimenticarlo mai e di considerarlo uno di loro, amico di tutti e soprattutto dei giovani.