Al Monza un “duro” come allenatore: Motta da Vimercate. In campo per vincere

staff_tecnico_2011_-_Motta_al_centroUna salita in bicicletta alla Madonna del Ghisallo. Questa la scommessa del nuovo allenatore del Monza Brianza, Gianfranco Motta, che è pronto ad accompagnare tutti i tifosi che lo vorranno se l'obiettivo (per molti il "miracolo") della salvezza verrà raggiunto.


staff_tecnico_2011_-_Motta_al_centroUna salita in bicicletta alla Madonna del Ghisallo. Questa la scommessa del nuovo allenatore del Monza Brianza, Gianfranco Motta, che è pronto ad accompagnare tutti i tifosi che lo vorranno se l’obiettivo (per molti il “miracolo”) della salvezza verrà raggiunto.

Per lui, ciclista amatoriale, l’impresa ciclopica sarà quella di guidare il “Titanic” biancorosso, ultimo in classifica, a un approdo sicuro prima che affondi del tutto. Per i supporters della squadra cittadina, invece, sarebbe la scalata al Ghisallo a mettere a repentaglio le coronarie, ma in fondo è un rischio che prenderebbero volentieri pur di non vedere il Monza in Seconda Divisione nell’anno del centenario di fondazione.

Motta si è presentato alla stampa mostrando tutta la propria “brianzolità“: molte parole sì, ma dopo aver lavorato duro sul campo. E’ sembrato come un bambino al quale hanno regalato il giocattolo che desiderava da tanto. Ha fatto vedere di aver tanta voglia di dire quello che pensa, di fare quello che pensa, di far fare ai giocatori quello che vuole. E’ l’ultima speranza alla quale si aggrappano tutti coloro che hanno a cuore le sorti del club di via Ragazzi del ’99, a cominciare dalla dirigenza, presente col presidente Luca Magnoni, il neo-amministratore delegato Nicola Rigamonti e il direttore sportivo Vincenzo Tridico.

“Motta è una figura di grande esperienza – ha esordito Magnoni, il presidente  – Abbiamo ritenuto che fosse la persona giusta da ingaggiare per diversi fattori, ma ci ha colpito soprattutto quando lo abbiamo conosciuto personalmente: è molto motivato”. Se salverà il Monza sarà confermato per la prossima stagione? “Diciamo che mi sentirei moralmente vincolato”.

Tridico ha spiegato come nei giorni scorsi sia saltato fuori il nome di Motta come neo-allenatore del Monza: “Lo conosco da tanto tempo. Quando ero dirigente a Montichiari ho visto diverse volte una sua squadra affrontare la nostra e le abbiamo sempre ‘buscate'”.

Quindi è stata la volta del 61enne tecnico di Ruginello di Vimercate, che vanta tre promozioni in Serie C1, oltre alle tre da calciatore (due in B e una in A) di cui una col Monza. “Martedì ho ricevuto la prima telefonata da Monza dopo 25 anni che alleno – ha sottolineato – Non me l’aspettavo ma ne sono contentissimo: da brianzolo, da ex calciatore, da tifoso. Quando si cambia allenatore è perché qualcosa non funziona. La prima cosa su cui bisogna lavorare è la testa, perché se non va quella non girano neanche le gambe. Cercherò di infondere ai giocatori serenità e una mentalità offensiva perché il Monza ha bisogno di tanti punti. L’importante per me sarà avere a disposizione ogni domenica 15 giocatori al 100% sia a livello fisico che mentale. Io non faccio miracoli: la situazione è delicata ma non compromessa”. Riguardo al modulo, Motta ha annunciato che “si adotterà il 4-4-2”. Ha infine fatto intendere che non si farà ordinare la formazione dal famigerato Comitato tecnico guidato dal garante della proprietà Clarence Seedorf: “Se avrò bisogno di un parere contatterò io il comitato, se invece sarò chiamato io li relazionerò sulle mie scelte”.

Al termine della conferenza stampa abbiamo chiesto al presidente Magnoni alcuni chiarimenti sulla situazione societaria e sugli sviluppi che ci potranno essere nei prossimi mesi. Innanzitutto, è vero che il deficit di bilancio stagionale supererà i 4 milioni di euro (l’anno scorso era stato di 3 milioni e 250mila euro)? “Non c’è problema. Il deficit viene ripianato mensilmente dagli azionisti”. Se la Lega Pro revocherà il blocco ai ripescaggi deciso la scorsa estate il Monza, in caso di retrocessione, sborserà il milione e 200mila euro richiesti (400mila di fideiussione alla Figc, 400mila di fideiussione alla Lega Pro e 400mila a fondo perduto per i giovani)? “Sì, faremo tutto il possibile per giocare anche la prossima stagione in Prima Divisione”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta