Villa Reale, la maggioranza scricchiola e Mariani rischia la sfiducia del consiglio
La sospensione del bando di gara per la privatizzazione di Villa Reale, stando alle ultime indiscrezioni, sarà votato nel corso del consiglio comunale di lunedì prossimo, quando, con ogni probabilità, verrà ripreso l’ordine del giorno interrotto ieri sera, tra una bagarre e l’altra.
Lecito chiedersi se, alla luce degli interventi di molti consiglieri, che lunedì sera non hanno esitato a puntare il dito contro la gestione targata Mariani dell’affare Villa Reale, la maggioranza non rischi qualche scricchiolio di troppo.
Al netto del ‘politicamercato’, che certamente animerà la vigilia, paiono decisi a schierarsi per il ‘no’ alla gestione privatistica della reggia monzese, oltre alla minoranza, anche alcune forze politiche che spalleggiano la maggioranza in consiglio, nello specifico: Udc, Forza Lombarda e Fli.
Un rapido conteggio, dando per buona l’ipotesi di cui sopra, porterebbe a 21 i consiglieri pro-sospensione del bando, contro i 19 (i rappresentanti di Forza Italia, Lega Nord, Alleanza Nazionale e Lista Mida) che, invece, remano dalla parte di Regione Lombardia e di Infrastrutture Lombarde.
Ma, cosa cambierebbe all’atto pratico e nell’immediato per quanto concerne l’assegnazione? Non molto, il dato avrebbe tutta l’aria di essere una pesante sfiducia in seno all’amministrazione Mariani e, in particolare, proprio al borgomastro monzese, che ha fatto della tematica Villa Reale un cavallo di battaglia del proprio mandato.
Francesco Magnano, sottosegretario Regione Lombardia e regista dell’operazione, raggiunto al telefono, manifesta, infatti, una sostanziale tranquillità: «Sarebbe catastrofico se Monza votasse la sospensione del bando ma, comunque, Regione Lombardia andrà avanti. Tra quindici giorni avremo il nome del consorzio di imprese che gestirà Villa Reale».