Unità d’Italia, Desiderati shock: «A Lesmo niente tricolore»
Sarà un 17 marzo in bianco e nero quello del Comune di Lesmo. Già, perché il sindaco leghista Marco Desiderati ha annunciato che in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia la bandiera tricolore rimarrà impolverata in un cassetto. Niente e nessuno è riuscito a far cambiare idea al vulcanico sindaco brianzolo, neanche i banchetti tricolore del Pdl allestiti settimana scorsa per far risorgere l’orgoglio nazionale nei cittadini.
Desiderati, ignorando le istruzioni del prefetto, ha spiegato che «non ci sono motivi per festeggiare», alludendo poi alle disparità nei trattamenti da parte dello Stato. «Il Comune di Napoli riceve per ogni abitante quanto quello di Lesmo riceve per nove» ha spiegato il parlamentare del Carroccio, che ha poi aggiunto che «fino a quando un lesmese varrà per lo Stato 40 euro all’anno e un cittadino di Napoli 377 non ci saranno festeggiamenti». Infine dall’onorevole anche un attacco frontale alle opposizioni, responsabili di «aver ostacolato qualunque tipo di riforma federale dello Stato». Il sindaco, non nuovo a uscite di questo genere, reclama che non ci può essere unità se non c’è prima uguaglianza di trattamenti, e questo può anche essere vero, ma la trovata di non esporre la bandiera suona per lo più come pura provocazione.