Seregno. Poliziotti di giorno, guardie per i locali dei boss di notte: indagati

poliziadistatoSono finiti nel mirino dei pm milanesi, i due poliziotti scelti da esponenti dell'ndrangheta per fare da "security" nei loro locali, tra cui in Passion Fruit di Seregno.


poliziadistatoSono finiti nel mirino dei pm milanesi, i due poliziotti scelti da esponenti dell’ndrangheta per fare da “security” nei loro locali, tra cui in Passion Fruit di Seregno.

La maxi inchiesta venuta alla luce negli ultimi giorni, che vede la mano lunga della malavita allungarsi su numerosissimi locali notturni milanesi e grossi appalti, ha portato il Gip Giuseppe Gennari a firmare un’ordinanza a carico di 35 persone, tutte appartenenti alla cosca dei Flachi, ben insediata nel capoluogo lombardo. Nelle pagine di verbali della magistratura, emergono anche i nomi di due poliziotti. Il primo, quello di Enzo Diciolla, agente della polizia di Stato che gestisce per conto dei Flachi il servizio di sicurezza al Passion Fruit di Seregno, nell’ordinanza viene descritto come soggetto che” ricorre alla forza di intimidazione del gruppo quando vede il suo ruolo messo in pericolo da concorrenti appartenenti ad altre organizzazioni criminali”. Il 12 aprile del 2008, infatti, Diciolla contatta un uomo del ‘giro’ dei Flachi “per ringraziarlo del ‘lavoro’ fatto dalla ‘squadra’ presso il Passion Fruit, dicendo testualmente ‘… siete stati grandi lo sai…'”. Un’affermazione che per il Gip è davvero sbalorditiva, se associata ad un appartenente alle Forze dell’Ordine. E in più, stando all’ordinanza, ‘al saldo’ della cosca c’era anche Giuseppe Melcore, “alias Beppe Digos, agente della Polizia di Stato che gestisce, per il Flachi, il servizio di sicurezza al Vida”, altro locale milanese.

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