Monza, presidio all’Inps. Sindacati e lavoratori dicono no ai servizi online
Un presidio per opporsi alla riorganizzazione informatica dell’Inps di Monza e Brianza che porterebbe alla chiusura degli sportelli a favore di canali esclusivamente online. E’ questo il motivo che ha spinto ieri i lavoratori dell’azienda raccolti sotto alcune sigle sindacali tra cui Usb e RdB, Cgil e Cisal a dare vita a un’assemblea di protesta davanti ai cancelli di via Correggio.
«I vertici dell’Inps hanno comunicato che entro il 2012 tutte le richieste di prestazioni effettuate agli sportelli, come i pensionati che ogni anno presentavano il loro 730 senza pagare nulla, scompariranno» – racconta Marco Marino, Coordinamento Unione Sindacati di Base di Monza. Le preoccupazione dei sindacati vanno verso tutti quegli utenti senza computer o con poca dimestichezza con il web, che saranno costretti a rivolgersi a consulenti esterni o a patronati «è solo questione di tempo ben presto tutti i diritti saranno a pagamento. L’Usb si oppone decisamene a questo progetto di privatizzazione dei servizi e dei diritti dei cittadini e lavoratori» – si legge su un volantino distribuito ieri durante la manifestazione.
E non è tutto i sindacati puntano il dito anche sugli effetti ai dipendenti dell’azienda: «i lavoratori stanno pagando i disagi di questa riorganizzazione è richiesto loro di aumentare la produttività a fronte di blocchi salariali per 4 anni e riduzione di quote incentivanti, pretese di riqualificazione professionale senza alcuna formalizzazione né corsi di formazione da parte dell’Amministrazione».