Un nuovo modo di fare sindacato, d’intendere le relazioni tra imprenditori e rappresentanti dei lavoratori. Un patto firmato ieri in camera di commercio di Monza e Brianza che ha portato intorno allo stesso tavolo ben otto sigle tra artigiani e sindacati.
Un protocollo che ha come obiettivo, visto che «la crisi è stata come un tsunami», parola di Marco Viganò della Cisl, il rilancio e la difesa del settore artigiano che in Brianza rappresenta un’eccellenza oltre che avere un’incidenza sociale fortissima con 51 mila addetti in provincia di Monza e Brianza, pari a 23 mila aziende (32,2% di quelle attive).
Rinnovare il dialogo sociale, che non sia più di contrasto ma costruttivo di nuove relazioni, in particolare finalizzato alla ricerca di finanziamenti. Tra gli obiettivi del protocollo «dare seguito alla Small Business Act per il rilancio delle Pmi», ha sottolineato Giovanni Barzaghi, presidente di Apa Confartigianto, al quale ha fatto eco il rappresentante della Cisl che ha parlato di «conciliazione dei tempi lavoro-famiglia». Non solo, il protocollo mira sia a un miglior dialogo con gli istituti di credito affinché concedano con maggiore facilità risorse al settore dell’artigianato, in particolare tenendo conto della solidità rappresentata fino ad oggi con un tasso del solo 2% di non restituzione del denaro, sia a contrastare con le forze dell’ordine le infiltrazioni della criminalità organizzata e il lavoro sommerso.
«L’obiettivo è anche quello di creare una vera e propria cabina di regia – ha sottolineato Barzaghi – Un luogo di riflessione, di pianificazione strategica del settore che vada a completare il lavoro già instradato da un punto di vista tecnico dalla commissione lavoro provinciale».
Sindacati, con Cgil (Maurizio Laini), Cisl (Marco Viganò), Uil (Antonio Zurlo) e artigianato, con Apa Confartigianato (Giovanni Barzaghi), Cna (Giovanni Cassina), Unione Artigiani (Valter Mariani), Casaartigiani e Acai (Alberto Tosti), hanno messo nero su bianco questa intesa, sottolineando a chiare lettere che non sarà un protocollo che resterà solo sulla carta ma che darà i risultati enunciati.
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