Arcore, consiglio non risolutivo: ni al betonaggio, ex-Falck questa sera

consiglio_arcore-mbTutto rimandato, o quasi. Il consiglio comunale che avrebbe dovuto decidere le sorti di Arcore riguardo i tre nodi dell’impianto di betonaggio, dell’ex area Falck e del bilancio 2011 si è concluso con un nulla di fatto. Nonostante la mozione proposta dal Pdl ed approvata dalla maggioranza l’"affaire Doneda" resta aperto a scenari futuri, mentre per le altre due questioni l’appuntamento è fissato per il consiglio comunale di questa sera.


consiglio_arcore-mbTutto rimandato, o quasi. Il consiglio comunale che avrebbe dovuto decidere le sorti di Arcore riguardo i tre nodi dell’impianto di betonaggio, dell’ex area Falck e del bilancio 2011 si è concluso con un nulla di fatto. Nonostante la mozione proposta dal Pdl ed approvata dalla maggioranza l’”affaire Doneda” resta aperto a scenari futuri, mentre per le altre due questioni l’appuntamento è fissato per il consiglio comunale di questa sera.

Sala gremita, cittadini e consiglieri a dir poco agitati: così la serata è trascorsa tra liti furibonde e momenti di calma  apparente. Tema principale del consiglio, dopo una lunga discussione legata tra Ambrosini e i suoi ex compagni di partito circa la convocazione del consiglio stesso, è stata la votazione delle tre mozioni presentate dai consiglieri comunali contro la realizzazione dell’impianto di betonaggio di Bernate. Prima, anche per ordine di deposizione, quella del presidente del consiglio comunale Alessandro Ambrosini: estensione del Parco dei Colli Briantei, partecipazione della collettività alla scelta i punti focali. Risultato: bocciatura da parte di Pdl e Lega Nord. Poi è stato il turno della mozione del Pd, anch’essa bocciata dalla maggioranza, con l’astensione dei due consiglieri del Carroccio Migliorini e Redaelli. La mozione, bocciata tra il malumore dei cittadini, aggiungeva a quella di Ambrosini una data consiglio_arcore2-mbprecisa per votare la delibera decisiva della variante strategica, il 20 aprile, e la richiesta di prevedere un avanzo di 150mila euro dal bilancio per rimborsare Doneda. Entrambe le mozioni, condivise a pieno titolo dai presenti in sala, specificavano di non voler realizzare il bitumificio né nel luogo previsto dal progetto né in altro luogo. Diversa invece la terza mozione, proposta dal Pdl e poi approvata con astensione dell’opposizione, che si limita a escludere la costruzione dell’impianto nell’area designata a Bernate, giustificando la scelta con la motivazione di «volersi tutelare legalmente in caso di rcorso da parte di Doneda». Vani sono stati i tentativi di approdare ad una soluzione unanime, a causa della inamovibilità di entrambe le parti.

Ai cittadini resta l’amaro in bocca e la sensazione che si stia solo speculando sulla loro pelle. Al termine della seduta sono proseguite le aspre discussioni tra gli arcoresi più agitati e i consiglieri comunali, a testimonianza che la soluzione trovata non li soddisfa a pieno. Resta da dire che l’esito di questo consiglio non è definitivo, ma è solo un atto di indirizzo. Per scrivere la parola fine a questa vicenda bisognerà aspettare il consiglio comunale di fine aprile, dopo che le autorità competenti avranno valutato le osservazioni. Lì si approverà o meno la variante strategica finalizzata a dare il via libera all’impianto, anche se alcuni consiglieri di maggioranza, oltre a quelli dell’opposizione ed Ambrosini, hanno assicurato il loro voto contrario: solo allora gli arcoresi potranno stare tranquilli. L’appuntamento per gli altri due temi scottanti è invece per questa sera, stesso posto, la sala consigliare, ma alle ore 21.

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