A Palazzo Pirelli convegno sulla figura di Cesare Golfari Presidente di Regione Lombardia dal 1974 al 1979

convegno_SpreaficoLa figura di Cesare Golfari, “politico educatore” e Presidente di Regione Lombardia dal 1974 al 1979,  è stata ricordata oggi a Palazzo Pirelli in un convegno organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Associazione dei Consiglieri Regionali della Lombardia e l’Aiccre, la Federazione lombarda dell’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa.


convegno_SpreaficoLa figura di Cesare Golfari, “politico educatore” e Presidente di Regione Lombardia dal 1974 al 1979,  è stata ricordata oggi a Palazzo Pirelli in un convegno organizzato dal Consiglio regionale in collaborazione con l’Associazione dei Consiglieri Regionali della Lombardia e l’Aiccre, la Federazione lombarda dell’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa.

Numerosi gli interventi e le testimonianze, davanti a una sala gremita di persone tra le quali anche numerosi amministratori locali, la maggior parte lecchesi (presente anche l’Assessore regionale alla famiglia Giulio Boscagli). Ad aprire i lavori è stato il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Carlo Spreafico, promotore del convegno, che ha portato i saluti del Presidente del Consiglio regionale Davide Boni, del senatore Franco Marini e di Giuseppe Guzzetti.

“Cesare Golfari è stato figura di primo piano del regionalismo che insieme a Bassetti ha dato corpo alla prima fase di avvio delle Regioni, non solo acquistando per 52 miliardi di lire nel 1978 Palazzo Pirelli, simbolo della Lombardia nel mondo, ma anche scegliendo la rosa camuna bianca in campo verde come bandiera lombarda –ha detto Carlo Spreafico nella sua introduzione– . Una sintesi tra modernità e storia tuttora attuale e inconfondibile. Golfari ha gestito la fase del disastro dell’ICMESA e la fine delle grandi crisi industriali che dalla seconda metà degli anni 70 trasformeranno l’economia regionale. Nel 1974 affermava che la creazione delle Regioni aveva introdotto un sostanziale decentramento politico, ma questo non era ancora sufficiente. L’idea e la pratica di un federalismo solidale e sussidiario –ha concluso Spreafico– è sempre stata alla base del pensiero politico dei cattolici democratici di cui Golfari è stato un rappresentante”.

Un uomo lungimirante” lo ha definito il Presidente dell’Associazione Consiglieri Luigi Corbani, “un politico coraggioso” gli ha fatto eco il Presidente di Aiccre Lombardia Luciano Valaguzza.Il suo esempio –ha detto Piero Bassetti a proposito di Cesare Golfari, tracciandone la figura di politico e amministratore- ci deve oggi invitare a interrogarci e riflettere sul ruolo e il valore della politica, facendoci tutti quanti un serio esame di coscienza”.

Il presidente della Regione Roberto Formigoni ha quindi ricordato le frequentazioni costanti da lui avute con Golfari quando quest’ultimo ricopriva l’incarico di Presidente della Commissione Ambiente al Senato, definendolo “un amministratore molto amato che aveva un’alta visione e considerazione della politica”. Dopo il ricordo e la testimonianza del giornalista Stefano Golfari, figlio di Cesare, è toccato a Giuseppe Giovenzana e Bruno Tabacci, in qualità di ex presidenti della Regione, evidenziare la grande concretezza e il senso pratico di Cesare Golfari, definito da Tabacci “un amministratore che non spendeva parole a vuoto e non faceva proclami, ma sapeva trovare ogni volta la soluzione migliore ai problemi”.

A conclusione del convegno, il Consigliere Segretario Carlo Spreafico ha consegnato a nome del Consiglio regionale una targa alla famiglia Golfari come segno di ringraziamento per il lavoro svolto dall’esponente politico lecchese al servizio della Lombardia.

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