Villasanta, Lombarda dissequestrata, ma l’attentato al Lambro resta impunito
La Lombarda Petroli, a circa un anno dal disastro ambientale che la portò al centro delle cronache nazionali per lo sversamento doloso di idrocarburi nel Lambro, è stata dissequestrata.
Intanto, il giallo che attornia la vicenda è rimasto un inestricabile mistero per le autorità competenti. Pesa l’assordante vuoto che il fascicolo della Procura di Monza registra accanto alla figura, o alle figure, che quella notte sabotarono i serbatoi dell’azienda di Villasanta, consegnando alle già compromesse acque del principale corso brianzolo una quantità di idrocarburi pari a 170 cisterne.
Nel frattempo, come più volte documentato dal nostro giornale, non cessano gli abusi al fiume; è di circa una settimana fa l’ultimo increscioso episodio e che ha visto ancora una volta la città di Villasanta nell’occhio del ciclone, questa volta, pare, per un guasto a una condotta fognaria, prontamente riversatasi, manco a dirlo, nel fiume Lambro.
La Polizia Provinciale ha annunciato un potenziamento dei controlli; intanto, la Polizia Locale di Villasanta che, come confessatoci da Dario Vivaldi, vicesindaco del comune, «pattuglia sei volte al giorno l’area della Lombarda Petroli, tre volte al mattino e tre volte il pomeriggio», ha dovuto fare i conti, anch’essa, con un attentato in piena regola, l’incendio che la scorsa settimana ne ha messo a repentaglio la sede.
Solo coincidenze o il mistero s’infittisce?