380 le adesioni raccolte fino ad ora, che aumenteranno sicuramente nel prossimo fine settimana. Sono quelle messe insieme dal C.O.A.P., il comitato osservatorio ambientale pedemontana di Sulbiate e che verranno spedite una per una al presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. La motivazione, chiedere che il tratto di Pedemontana che attraverserà la propria cittadina sia interrato come previsto nell’accordo firmato fra le parti e non a cielo aperto.
800 metri, sono quelli di galleria che dovevano bypassare il territorio agricolo della cittadina brianzola ma che sono spariti dal progetto del 2009 approvato dal Cipe, prendendo in contropiede l’amministrazione cittadina e la popolazione convinta di aver preservato il proprio territorio. La galleria, secondo il nuovo progetto, sarà lunga solo 150 metri e secondo alcuni calcoli, l’autostrada a cielo aperto porterà via circa 100.000 metri quadrati di verde e zone agricole.
Una decisione a cui si è opposto formalmente, pochi giorni fa anche il presidente della provincia di Monza e Brianza Dario Allevi, che attraverso alcune dichiarazioni alla stampa e riportate sul blog del PD di Sulbiate, ha parlato di massimo impegno da parte sua per preservare il verde della Brianza. Ma che ha visto da sempre in prima linea il sindaco di Sulbiate Maurizio Stucchi, che a metà dicembre è sceso in piazza travestito da fantasma per protestare contro lo spettro della nuova autostrada.
“Solo la Politica può risolvere questo assurdo problema dettato da scelte irragionevoli e del tutto prive di logica e buon senso”, queste le parole del sindaco Stucchi (riportate anche nel blog ndr), convinto sostenitore insieme al pd sulbiatese che la decisione finale possa venire solo dal presidente Formigoni.
in foto: in alto il tracciato di Pedemontana all’altezza di Sulbiate.
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