Monza, una febbre da… mandorla di traverso. Donna “salvata” al San Gerardo
Tosse e febbre, sei mesi di malanni che trovavano parziale e temporaneo conforto solo con terapie antibiotiche. Un periodaccio, insomma, per una donna brasiliana di 68 anni che, al netto delle poco fortunate terapie e seguendo il consiglio di un dottore dell’ospedale San Gerardo di Monza, si è sottoposta a una broncoscopia.
L’intervento, eseguito da Almerico Marruchella, responsabile dell’Endoscopia Respiratoria al nosocomio monzese, ha rivelato un’amara sorpresa, anche se solo in senso lato.
Una ghiotta e infingarda mandorla, infatti, ha pensato bene di occludere la piramide basale destra del bronco, provocando nella paziente i disagi sopraccitati, iniziati a seguito di un attacco di tosse che l’ha sorpresa mentre mangiava, in Brasile, un prodotto dolciario contenente frutta secca.
«Il corpo estraneo è stato immobilizzato e rimosso, –specifica in una nota Alberto Pesci, direttore Clinica Pneumologia al San Gerardo – la rimozione dei corpi estranei endobronchiali è indispensabile per la risoluzione delle infezioni ricorrenti post-ostruttive».