L’UE ritira sei sostanze chimiche pericolose

Sei sostanze chimiche di estrema pericolosità verranno proibite nell'arco dei prossimi anni. Si tratta di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o persistono nell'ambiente e si accumulano negli organismi viventi. Diventa così concretamente operativa la nuova normativa europea sulla registrazione dei prodotti chimici, nota come Reach ed entrata in vigore tra fine 210 e inizio 2011 per rendere più sicuro l'uso delle sostanze chimiche.


Sei sostanze chimiche di estrema pericolosità verranno proibite nell’arco dei prossimi anni. Si tratta di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o persistono nell’ambiente e si accumulano negli organismi viventi. Diventa così concretamente operativa la nuova normativa europea sulla registrazione dei prodotti chimici, nota come Reach ed entrata in vigore tra fine 210 e inizio 2011 per rendere più sicuro l’uso delle sostanze chimiche.

Gli operatori che vorranno vendere o usare tali sostanze dovranno dimostrare che sono state adottate le misure di sicurezza per controllare adeguatamente i rischi oppure che i vantaggi per l’economia e la società sono maggiori dei rischi eventuali. È prevista la loro sostituzione con sostanze o tecniche alternative fattibili l’iniziativa dell’Europa.

Le prime sostanze iscritte nella lista hanno nomi complicati: 5-ter-butyl-2,4,6-trinitro-m-xylene (musk xylene), 4,4′-diamminodifenilmetano (MDA), esabromociclododecano (HBCDD), di(2-etilesil) ftalato (DEHP), ftalato benzilico butilico (BBP) e ftalato dibutilico (DBP).

In futuro la lista di sostanze proibite nel quadro di Reach si allungherà. Attualmente sull’elenco delle sostanze candidate all’esclusione da produzione e mercato ci sono 46 sostanze di estrema criticità. L’obiettivo è assicurare che i rischi derivanti da sostanze ad alta criticità siano adeguatamente controllati e che tali sostanze vengano progressivamente rimpiazzate da alternative accettabili sul piano economico e tecnico. La Commissione europea e l’Agenzia europea per le sostanze chimiche, basata a Helsinki, sono impegnate a raggiungere questo obiettivo con la partecipazione attiva degli Stati dell’UE. Il sito web dell’Agenzia (http://echa.europa.eu/) riporta tutti i documenti orientativi sulla preparazione delle candidature all’autorizzazione. Antro il 2015 ogni sostanza può essere immessa sul mercato o usata soltanto se è stata concessa un’autorizzazione o se è stata presentata una domanda di autorizzazione entro la data fissata. I requisiti si applicano indipendentemente dal quantitativo della sostanza immessa sul mercato o usata poiché per la procedura di autorizzazione non sono fissati limiti quantitativi minimi.

Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’industria e l’imprenditoria, ha affermato: “La decisione odierna è un esempio dell’efficace attuazione di REACH e del modo in cui si possa combinare la sostenibilità con la competitività. La decisione incoraggerà l’industria a sviluppare alternative e a promuovere l’innovazione.”. Il Commissario all’ambiente Janez Poto?nik ha affermato: “Nel mondo odierno le sostanze chimiche si trovano dappertutto e alcune di esse possono essere estremamente pericolose. La decisione odierna segna un passo importante verso una migliore protezione della nostra salute e dell’ambiente.”

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