Camparada: «A semaforo rosso spegnere il motore». Nessuno lo fa, ma la colpa non è tutta degli automobilisti

Il cartello campeggia in bella vista sotto il semaforo di viale Grigna. Ma quanti lo rispettano? A sentire coloro che abitano nelle vicinanze quasi nessuno e nelle ore di punta (il semaforo funziona dalle 8 alle 9 e dalle 17 alle 19) la lunga coda di macchine attende il proprio turno a motori accesi.
Il cartello campeggia in bella vista sotto il semaforo di viale Grigna. Ma quanti lo rispettano? A sentire coloro che abitano nelle vicinanze quasi nessuno e nelle ore di punta (il semaforo funziona dalle 8 alle 9 e dalle 17 alle 19) la lunga coda di macchine attende il proprio turno a motori accesi.
Insomma pochi sembrano preoccuparsi del potenziale miglioramento della qualità dell’aria. Nessuno è mai stato sanzionato ed è evidente la scarsa sensibilizzazione degli automobilisti. Prima di tutto una rassicurazione: spegnere e riaccendere il motore non lo danneggia in alcun modo. È un’operazione che facciamo molte volte durante la giornata e, parola di meccanico, non toglie minuti di vita alla nostra automobile.
Detto questo si potrebbero pensare molte soluzioni, alcune già in vigore in altri stati europei. Prima di tutto il giallo anche prima del verde, che concederebbe il tempo di riaccendere e scaldare i motori poco prima della partenza. Un’altra soluzione sono i semafori a tempo. Si tratta di impianti in grado di indicare i secondi residui all’accensione della luce successiva. Già richiesti da un decreto emanato nel 2010 permetterebbero all’automobilista di valutare se vale la pena spegnere la propria auto.