Arcore invasa dal Popolo Viola per dire «Berlusconi dimettiti». Video e Foto
Slogan, cartelloni, cori e qualche scontro. Pomeriggio movimentato ad Arcore, dove qualche migliaio di sostenitori del Popolo Viola ha invaso Largo Vela per protestare e chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Attimi di tensione quando un gruppetto ha cercato di raggiungere Villa San Martino sfondando il cordone delle forze dell’ordine, che hanno reagito mettendo mano ai manganelli.
Un evento apartitico che, come spiegano gli organizzatori, «vuole essere l’espressione di tutto il popolo e non di una sola parte». Oltre 15 pullman provenienti da tutta Italia sono giunti ad Arcore carichi di rabbia, goliardia e voglia di cambiamento per ribadire quanto già espresso nell’evento di ieri al Palasharp di Milano. «Mio nonno gioca a canasta», «Bunga vita al Re», ironie di vario genere sulla vita notturna del premier sono stati gli striscioni più gettonati, ma non sono mancate la citazione colta a Dante Alighieri e invettive sul rapporto mafia-stato.
Sul palco installato nella piazza si sono alternati lavoratori, cassintegrati e semplici cittadini desiderosi di esternare il loro sdegno, mentre nelle strade campeggiavano cartelloni, bambole gonfiabili e qualche caricatura di Berlusconi. Assaltato dai manifestanti anche lo stand del Pd di Arcore, dove sin dalle prime ore del mattino si è tenuta una raccolta firme per chiedere le dimissioni del premier.
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