Aumenta il sostegno dell’Unione europea al settore apicolo: 32 milioni l’anno

apiAmmonta a 32 milioni di euro l'anno il sostegno dell'Unione europea alla produzione e la commercializzazione dei prodotti apicoli di qui al 2013. La Commissione ha approvato oggi i programmi nazionali dei 27 Stati dell'UE: all'Italia, che dispone di oltre 1.100.000 alveari (l'8% del totale UE), sono destinati più di tre milioni di euro all'anno per i prossimi tre anni. Il contributo dell'UE al finanziamento di questi programmi è aumentato di quasi il 25% rispetto al precedente periodo (2008-2010), passando da 26 a 32 milioni all'anno.


apiAmmonta a 32 milioni di euro l’anno il sostegno dell’Unione europea alla produzione e la commercializzazione dei prodotti apicoli di qui al 2013. La Commissione ha approvato oggi i programmi nazionali dei 27 Stati dell’UE: all’Italia, che dispone di oltre 1.100.000 alveari (l’8% del totale UE), sono destinati più di tre milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. Il contributo dell’UE al finanziamento di questi programmi è aumentato di quasi il 25% rispetto al precedente periodo (2008-2010), passando da 26 a 32 milioni all’anno.

La salute del settore apicolo è un tema di estrema importanza visto il ruolo fondamentale delle api nel processo di impollinazione. Da diversi anni ormai si osserva una mortalità delle api senza precedenti. Questo fenomeno non solo rende difficile la situazione economica degli apicoltori ma costituisce anche una minaccia per la biodiversità. Ora come ora, i programmi nazionali sono l’unico strumento disponibile a controbilanciare parzialmente la perdita delle api. Gli Stati UE sono soddisfatti dei vantaggi offerti da questi programmi ed anche le positive conseguenze delle misure finanziate nell’ambito dei programmi nazionali a favore del settore apicolo sono ampiamente riconosciute dagli apicoltori.

In questo contesto preoccupante, la Commissione ha deciso di aumentare gli stanziamenti annui destinati al cofinanziamento dei programmi nazionali a 32 milioni di euro all’anno dai 26 del triennio precedente. Tale aumento accrescerà l’efficacia dei programmi di sostegno e testimonia la volontà dell’Unione europea di risolvere i problemi di questo settore altamente sensibile.

Tutti gli Stati, Italia inclusa, hanno trasmesso alla Commissione i propri programmi nazionali in materia di apicoltura e riceveranno il finanziamento europeo. Tali programmi includono diverse misure: controllo della varroasi, razionalizzazione della transumanza, sostegno ai laboratori, ripopolamento del patrimonio apicolo, programmi di ricerca applicata e di assistenza tecnica.

Come detto, il cofinanziamento europeo per l’Italia ammonta a poco più di 3 milioni l’anno su un totale di 8 milioni del programma nazionale; la differenza proviene dal bilancio nazionale. I Paesi che nell’UE hanno una quantità di alveari maggiore rispetto al nostro Paese sono Spagna, che ne ha il doppio dell’Italia, Grecia, Francia e Romania, ma soltanto Spagna e Romania ricevono un finanziamento europeo superiore a quello italiano.

Il regolamento sull’Organizzazione comune del mercato agricolo prevede la concessione di un sostegno finanziario a favore del settore apicolo. Ogni Stato ha facoltà, ogni tre anni, di sottoporre un programma apicolo nazionale, insieme a uno studio sulla struttura del settore), per migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura.

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