Arcore diventa città dell’arte: con Brera è fatta

Visita-scuderieL’accademia di Brera si appresta a sbarcare ad Arcore. Il consiglio d’amministrazione dell’istituto d’arte ha dato il via libera alla realizzazione di un corso di restauro alle scuderia di Villa Borromeo, destinata a diventare sede ufficiale di Brera in città. L’accordo è imminente, ormai mancano solo i dettagli burocratici che sanciscano l’ufficialità del progetto.


Visita-scuderieL’accademia di Brera si appresta a sbarcare ad Arcore. Il consiglio d’amministrazione dell’istituto d’arte ha dato il via libera alla realizzazione di un corso di restauro alle scuderia di Villa Borromeo, destinata a diventare sede ufficiale di Brera in città. L’accordo è imminente, ormai mancano solo i dettagli burocratici che sanciscano l’ufficialità del progetto.

Il lieto annuncio è stato dato giovedì scorso dal rettore Marco Mariani ai rappresentanti del comune di Arcore, il sindaco Marco Rocchini, l’assessore alla Cultura Vittorio Perrella e Claudio Bertani, assessore all’Urbanistica. brera

Le scuderie di Villa Borromeo diventeranno sede di un corso di restauro in diversi indirizzi, ma il progetto è ben più ampio e coinvolge anche l’edificio ex Olivetti, destinato ad ospitare un laboratorio ed un magazzino.

“La mia volontà – spiega Antonio Mansueto, presidente dell’associazione Villadarcore – è quella di legare il nostro paese all’Accademia con una collaborazione continuativa e costante che elevi Arcore ad un ruolo centrale per la cultura in tutto il nord Italia. Per questo durante l’anno verranno realizzate mostre e verranno esposti i lavori realizzati all’interno della scuola di restauro”.

Le intenzioni di comune e Accademia sono concordi, l’unico ostacolo alla realizzazione sarebbe potuto arrivare da problemi economici, ma anche sotto questo profilo l’intesa è stata raggiunta. Il comune dovrebbe lasciare la concessione ad uso gratuito delle strutture all’Istituto di Brera, che si farebbe carico delle spese di gestione e delle ristrutturazioni.

Ultimo ostacolo da superare potrebbe essere la mancata approvazione del progetto da parte del Consiglio, ma l’ipotesi sembra assai remota.

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