{youtubejw width=”230″ height=”220″}cnlX98CkLCA{/youtubejw} | “Qualcosa di nuovo”, mai titolo è stato più azzeccato per uno spettacolo di teatro sociale che si muove su schemi inediti, abbinando l’arte della recitazione a quella della cucina. In più il filo rosso che tiene alta l’attenzione è il tema dell’integrazione razziale. E così sabato sera presso il TeatrOreno di via Madonna 14 è andata in scena “Qualcosa di nuovo” la piéce tatrale scritta da Anna Maini con la regia di Andrea Liscio e interpretato magistralmente da Rosanna Sparapano e da Giovanna Rossi. |
Teatro – cucina, un binomio azzeccatissimo dove il pubblico, il teatro era strapieno, si siede al tavolo e prima che la recita parta è già arrivato l’aperitivo, poi le luci si spengono per riaccendersi tra gli applausi e i primi piatti fumanti. Il dolce arriva sotto forma di crostata e la ricetta dell’integrazione è ben riuscita sicuramente.
«C’è una stretta correlazione tra ciò che gustano gli spettatori e quello che è rappresentato – spiega Marta Galli, ideatrice di questo progetto insieme a Roberto Rampi, assessore alla cultura di Vimercate – Il risotto mantecato al pepe nero, con pane e ristretto di marsala è il protagonista indiscusso della rappresentazione e della cena, una ricetta che è stata donata e rivisitata dallo chef Davide Oldani, che con grande originalità ha saputo unire in un unico piatto culture molto diverse tra loro»
La serata è stata patrocinata dal comune, ad assistere oltre a Roberto Rampi, anche il sindaco della città Paolo Brambilla, e organizzata dall’Arci “Aldo Motta”, dall’associazione ARNI (che sostiene il Burkina Faso), e da ArteVox.
Ecco una sintesi della serata, per meglio assaporare il gusto di una rappresentazione teatrale durate la quale si cena e si va verso la strada dell’integrazione razziale.
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