“Se non c’è Monza non c’è la Formula 1”. E’ stato chiaro il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, giunto alla Villa Reale per un convegno su “Brianza Glocale” promosso dalla Camera di commercio.
Montezemolo, sollecitato da Carlo Valli, presidente della Camera, da Dario Allevi, Presidente della Provincia, e dal primo cittadino Marco Mariani, si è espresso sull’ipotesi che Monza perda il Gp in favore di Roma, dove da mesi giungono segnali chiari della volontà di organizzare una nuova gara all’ombra del Colosseo.
“Non si può pensare che la Formula 1 possa continuare e vivere senza Monza, il Gran premio d’Italia è a Monza che è un circuito molto importante, ha fatto la storia ed è il passato, il presente e il futuro”. A chi gli chiedeva un commento sul possibile spostamento della competizione a Roma, Montezemolo ha replicato che “il problema non si pone nemmeno”. In realtà, per i brianzoli sostenitori dell’autodromo il problema è un po’ più complesso e la presa di posizione di Montezemolo non ha soddisfatto fino in fondo. Il nocciolo del problema è che anche se Monza non rischia di vedersi scippato il Gp da Roma, rischia comunque di vederlo scomparire perché in Italia due Gp non poterebbero coesistere soprattutto da un punto di vista economico. “Le parole di Montezemolo ci hanno fatto piacere – commenta Allevi -. Tuttavia, siamo soddisfatti a metà perché il nodo Roma rimane irrisolto. Noi siamo a favore del Gp di Monza senza se e senza ma”. Posiziona analoga espressa anche da Valli. “L’autodromo è essenziale per questo territorio e la sua economia – ha concluso il presidente -. Il suo brand è mondiale e vale a livello internazione oltre 3 miliardi di euro”. Solo l’ultimo Gp dello scorso settembre ha portato alla Brianza 70 milioni di indotto.
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