Chissà, magari vedremo schiere di persone arrampicarsi sugli alberi, prossimamente, a Nova e poi in Brianza. Non per rubare qualche ciliegia, come si faceva un tempo da bambini, o solo per il gusto di trasgredire a qualche metro di altezza, ma per curare le piante oppure – perchè no? – per costruirci sopra qualche casetta in legno.
Succederà? Intanto, sabato 15 maggio, due esperti Tree Climber della zona, Marco e Francesco, spiegheranno come si può imparare questo mestiere un po’ pazzo, sicuramente spericolato, altrettanto “ecologico”. Si tratta di una delle iniziative più particolari collaterali a NovaFiera: si svolgerà alle ore 16, attorno all’area espositiva di via Per Incirano. Un incontro aperto a tutti, con tanto di dimostrazioni pratiche, per apprendere i primi rudimenti (attrezzature, corde, nodi) e assaporare le sensazioni di questa specialità ancora non molto diffusa in Italia.
<Per insegnare non basta essere un bravo climber – racconta un insegnante su un sito specializzato -. Infatti, è una professione totalmente diversa. E’ necessario osservare e capire le esigenze e le difficoltà di ogni allievo e creare un percorso didattico chiaro e raggiungibile. In più, visto che siamo appesi ad una corda a venti metri d’altezza, è importante trasmettere fiducia ed aiutare ognuno a vincere le proprie paure>.
Il Tree climbing significa sia competizioni agonistiche per “avventurieri verdi” che competenze tecniche per giardinieri, manutentori e figure professionali simili. Un metodo di lavoro a basso impatto ambientale, perchè permette zero emissioni di Co2 e zero rumore (non viene usata nessuna motosega). C’è poi anche chi, più esperto, una volta sopra gli alberi ci costruisce una casetta di legno. E ci trascorre le “vacanze”. Succederà anche a Nova?
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