Via corde e laccetti dai vestiti per i bambini

bambiniPiù di sedicimila indumenti per bambini di meno di sette anni esaminati: felpe con cappuccio, costumi da bagno, magliette sportive. Uno su dieci non rispetta le regole europee sulla sicurezza dei bambini, e può provocare infortuni, fino a vere e priorie tragedie come lo strangolamento. Sono centinai i casi all'anno di ricoveri in ospedale per casi del genere. E allora, la Commissione europea interviene per ridurre la quantità di indumenti per bambini che non sono sicuri, che siano prodotti in Europa o fuori.


bambiniPiù di sedicimila indumenti per bambini di meno di sette anni esaminati: felpe con cappuccio, costumi da bagno, magliette sportive. Uno su dieci non rispetta le regole europee sulla sicurezza dei bambini, e può provocare infortuni, fino a vere e priorie tragedie come lo strangolamento. Sono centinai i casi all’anno di ricoveri in ospedale per casi del genere. E allora, la Commissione europea interviene per ridurre la quantità di indumenti per bambini che non sono sicuri, che siano prodotti in Europa o fuori.

John Dalli, Commissario europeo responsabile per la salute e i consumatori, ha dichiarato; “I genitori sono i maggiori responsabili della sicurezza dei bambini. Noi dobbiamo assicurare che i genitori possano scegliere gli indumenti senza doversi preoccupare della sicurezza. Il mio messaggio ai genitori è ‘State attenti’ e alle imprese che esse sono responsabili dei prodotti che mettono sul mercato”.

Le autorità responsabili della sorveglianza sul mercato ricevono diverse notifiche di incidenti provocati da corde o lacci  negli indumenti dei bambini che si impigliano in biciclette, porte, portiere delle macchine o altri strumenti, provocando anche seri infortuni o, in alcuni casi, la morte dei bambini. Si sono verificati casi di bambini strozzati da cordicelle di cappucci impigliati in scivoli nei parchi giochi, o di bambini più grandi i cui indumenti sono rimasti impigliati in portiere di bus, ski lift o biciclette.

Tra l’agosto del 2008 e il febbraio 2010 sono state realizzate quasi 5000 ispezioni, molte delle quali alle dogane dell’UE per verificare i prodotti provenienti dai Paesi extraeuropei. Dei 16.300 indumenti controllati, oltre 2000 non rispettavano i diversi standard di sicurezza previsti dall’Unione europea. Circa il 70% di questi erano vestiti per bambini o ragazzini. Hanno partecipato all’iniziativa di controllo le autorità di undici Paesi dell’UE, tra cui non c’era l’Italia. Nel 2002, tanto per dare una cifra, sono stati ricoverati negli ospedali di sette Paesi UE 150 bambini di età inferiore a 14 anni per infortuni causati da corde o stringhe.

Spetta ai produttori, ai distributori, agli importatori e ai commercianti assicurare il rispetto di queste norme. I genitori possono seguire una serie di raccomandazioni, come quella di evitare di comprare indumenti per bambini più piccolo di 1,34 metri d’altezza con corde o lacci nella zona del collo o sui cappucci. I vestiti per ragazzini tra i 7 e i 14 anni non dovrebbero avere corde più lunghe di 7 centimetri e mezzo. Queste corde non dovrebbero essere elastiche, e in ogni caso l’uso di strisce di velcro è preferibile. Le regole dell’UE vietano anche corde o lacci più lunghi di 14 centimetri nella zona del petto o della vita per gli indumenti per bambini, e così via. La segnalazione alle autorità competenti (nel caso dell’Italia, l’ufficio di contatto della rete RAPEX presso il Ministero dello Sviluppo economico) sarebbe anche opportuna.

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