Una serata proprio d’oro al panathlon Monza

Giussani_Italia_Errigo_Casati_ProvasiFranca Casati è riuscita a mettere allo stesso tavolo tre importanti espressioni della Monza di oggi: l’arciprete mons Silvano Provasi, l’assessore alle politiche giovanili Martina Sassoli e la schermitrice Arianna Errigo.


Giussani_Italia_Errigo_Casati_ProvasiFranca Casati è riuscita a mettere allo stesso tavolo tre importanti espressioni della Monza di oggi: l’arciprete mons Silvano Provasi, l’assessore alle politiche giovanili Martina Sassoli e la schermitrice Arianna Errigo.

E’ successo giovedi 8 nella conviviale che il nostro club ha dedicato alla straordinaria fiorettista (monzese di nascita ma residente a Muggiò) che a 16 anni aveva già al suo attivo un oro nel Mondiale cadetti, era il 2004.

Non si rivelò una meteora perché due anni dopo si laureava campionessa europea giovanile. Conquistato meritatamente un posto nella squadra maggiore, l’anno scorso ha contribuito al successo della nostra Nazionale agli Europei di Plovdiv (Bulgaria) e ai Mondiali di Antalya (Turchia), oltre che nella Coppa del mondo 2008/09.

Pensiamo che giusto un mese fa, a Torino, lei e le altre azzurre vincevano il Grand Prix FIE superando in finale, per 45 a 28, la Russia.

Basta e avanza per montare la testa di chiunque, non ad Arianna che, sfoggiando spontaneamente il più dolce dei sorrisi, ha subito conquistato la sessantina di panathleti presenti all’Hotel de la Ville.

Con Arianna Errigo c’erano mamma Pina, papà Marco e la sorella Giada a cui luccicavano gli occhi nel rivedere proiettate le scene delle stoccate, degli assalti in pedana e il trionfo di Arianna ai Mondiali in terra turca.

Restava piacevolmente sorpreso anche l’arciprete che, pur nella rituale compostezza, non limitava plausi e congratulazioni; lo stesso per Martina Sassoli, fiera di essere vicina a tanto …oro.

Illustrarne la carriera è toccato al panathleta Adelio Giussani nel cui Club Scherma Monza la piccola Arianna (aveva allora solo 6 anni) iniziò a tirare di scherma sotto i preziosi insegnamenti del maestro Giuseppe Davidde. Qualche anno dopo l’evoluzione tecnica indurrà ad un cambio di passo e così eccola sotto la guida del maestro Giovanni Bortolaso (oggi nello staff azzurro federale del fioretto). Lei ha ricordi di gratitudine per tutti, anche per quelle compagne di scuola che l’affiancavano nel recuperare le ore di lezione forzatamente perse.

Quando non è in pedana Arianna Errigo indossa la divisa del carabiniere ed è l’immagine positiva, incoraggiante di quella nostra gioventù che merita applausi, inni, ma anche di guardare sempre con fiducia al domani.

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