Tempi duri anche per la neo nata Provincia di Monza. L’assessore al Bilancio, Alberto Grisi, è stato costretto a chiedere ai colleghi di giunta una riduzione del 40% di tutte le spese del Piano esecutivo di gestione. Il motivo? Da Roma è giunta la richiesta di saldare un debito che già all’atto della sua istituzione la Provincia di Monza aveva ereditato da quella di Milano, il cui ammontare complessivo è di 15 milioni di euro, 5 in più rispetto a quelli preventivati.
“Non capisco perché la richiesta non sia stata fatta prima dell’approvazione del bilancio; questo aumento improvviso ci ha messo in difficoltà” ha dichiarato Grisi. E per far fronte al maggior fabbisogno, ha scritto agli altri assessori. Dopo questa misura, però, Grisi intende correre ai ripari e lo farà mobilitando i parlamentari del centrodestra con l’obiettivo di ottenere dalle Finanze la spalmatura dei 15 milioni in una decina d’anni.
Inoltre, l’assessore ha deciso di rivolgersi alla Provincia di Milano affinché saldi i suoi debiti verso Monza: 7 milioni e mezzo di euro. Quando, infatti, venne fatto lo scorporo dei beni per la nascita della Provincia di Monza, nel trasferimento degli immobili risultava un valore di 35 milioni in meno rispetto al dovuto; fu deciso di conguagliarli in contanti con 5 rate annuali da 7,5 milioni ciascuna interessi compresi.
Nel bilancio 2016 della Provincia di Milano il rimborso di questa somma è subordinato alla vendita del pacchetto di azioni Autostrada della Cisa in possesso di Palazzo Isimbardi. Secco il commento di Gigi Ponti, capogruppo in consiglio provinciale del Pd. “E’ grave che da Milano vengano fatte mancare risorse alla nuova Provincia di Monza – dice -. Ciò dimostra che la sbandierata alleanza tra due amministrazioni governate dal centrodestra non produce effetti positivi per la Brianza”.
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