Lombardia: internet veloce per tutti entro il 2012

informaticaEntro il 2012 tutta la popolazione lombarda avrà a disposizione la banda larga. La Lombardia è già oggi a un passo dai migliori standard mondiali, quelli che oggi hanno Finlandia, Corea e Giappone, e sta davanti a alle "vicine".


informaticaEntro il 2012 tutta la popolazione lombarda avrà a disposizione la banda larga. La Lombardia è già oggi a un passo dai migliori standard mondiali, quelli che oggi hanno Finlandia, Corea e Giappone, e sta davanti a alle “vicine”.

Francia e Germania. Attualmente il servizio è a disposizione del 93,7% dei cittadini, oltre 9 milioni di persone (alla fine della scorsa legislatura, nel 2005, la copertura era all’89%). Entro la fine del 2012 la copertura sarà del 99,8% (il rimanente 0,2% sarà coperto nell’unico modo possibile, cioè satellitare).

Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme al vice ministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, all’assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, all’amministratore delegato di Between, François De Brabant, e al direttore del centro di ricerca Enter dell’Università Bocconi di Milano, Francesco Sacco.

“Il residuo divario digitale in Lombardia – ha detto il presidente Formigoni – che interessa alcune centinaia di migliaia di cittadini, viene colmato grazie a tre progetti fortemente voluti dalla Regione e realizzati in collaborazione con il Governo e l’Unione europea. Si tratta dell’Accordo di programma quadro ‘Società dell’informazione’, del Bando regionale di riduzione del Digital divide e del Piano di sviluppo rurale. Complessivamente i tre progetti coinvolgono 630 Comuni con investimenti per 93 milioni di euro che consentono la posa di quasi 3.000 chilometri di fibra ottica”.

La strategia di abbattimento del divario digitale in Regione Lombardia ha avuto forte impulso nel 2005 con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa con gli operatori delle telecomunicazioni che ha dato vita ad un gruppo di lavoro tecnico, grazie al quale è stata analizzata la situazione regionale e sono state individuate le aree comunali servite da centrali telefoniche non adeguate per l’erogazione del servizio a banda larga.

“Quello di Regione Lombardia – ha detto il vice ministro Paolo Romani – è un esperimento pilota di assoluta avanguardia che servirà come esempio per tutte le altre Regioni d’Italia”.

Da questo studio sono nate appunto le tre iniziative volute da Regione Lombardia per estendere ai suoi cittadini un servizio di tipo Adsl con velocità minime garantite a partire da 2 megabit al secondo per utente, fino a 20 megabit al secondo.

“Siamo la prima Regione in questo settore – ha precisato l’assessore Buscemi – e continueremo ad esserlo. I progetti portati avanti da Regione Lombardia sono frutto di un confronto internazionale con le nazioni più avanzate. Quella di Regione Lombardia è una pianificazione di alto livello che aprirà le porte a nuovi obiettivi”. (LN)

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