Area Ex-Macello di Monza: domani sarà inaugurato lo skatepark

Il più grande skatepark in legno d’Italia è a Monza. Domani la grande inaugurazione ufficiale con tutte le autorità mentre i rider monzesi e di tutta Italia stanno già scaldando i propri skateboard, i roller e le bmx provando le nuove curve, le rampe e i gli half pipe. Da ieri infatti lo Sk8Park di via Procaccini, area ex Macello, ha aperto le sue porte a tutti gli appassionati di queste discipline. Domani si festeggia.


Il più grande skatepark in legno d’Italia è a Monza. Domani la grande inaugurazione ufficiale con tutte le autorità mentre i rider monzesi e di tutta Italia stanno già scaldando i propri skateboard, i roller e le bmx provando le nuove curve, le rampe e i gli half pipe. Da ieri infatti lo Sk8Park di via Procaccini, area ex Macello, ha aperto le sue porte a tutti gli appassionati di queste discipline. Domani si festeggia.

L’impianto realizzato dall’Associazione T.W.O di Riccardo Tagliabue in collaborazione con l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Monza si estende su una superficie superiore ai 1500 mq, costruito con strutture all’avanguardia. Un progetto davvero ambizioso, nato diversi anni fa con l’obiettivo di creare un luogo di attrazione e di incontro per i giovani di Monza che nel tempo possa diventare un punto di riferimento in Italia per tutti gli skater.

skateL’idea di uno skate park è nata dai giovani – dichiara Martina Sassoli assessore alle Politiche giovanili – Sia nella fase di progettazione e che di realizzazione della struttura, il lavoro è stato svolto a contatto con gli skater, i ragazzi si sono offerti di testare gli half pipe e le rampe e sono stati proprio loro a dare i consigli tecnici per renderla così più adatta a ciò che serviva. L’evento di questi quattro giorni è stato il frutto della collaborazione con il Living Hub e i centri giovani. In fondo questa meraviglia, questo skatepark unico in Italia è stato realizzato per loro e non poteva che essere il frutto dei loro desideri “.

L’inaugurazione della struttura si sta articolando su quattro giornate di puro divertimento. Da ieri le prime due all’insegna del free skating per appassionati e dilettanti e della musica grazie alla presenza di numerose band che si alterneranno fin dal pomeriggio e in serata e che contribuiranno a scaldare l’ambiente e a preparare i partecipanti alla giornata di sabato.

Domani ci sarà il clou della manifestazione con il Best Trick Contest: i migliori skater di tutta Italia sbarcheranno nel park di Monza per mostrare in un’ora di gara tutte le più audaci e spettacolari manovre e per aggiudicarsi il premio finale di 500 Euro. Si sfideranno: Daniel Cardone – skater di fama mondiale – Andrea “Lo Stanco” Sudati, Edo Paris, Marco Giordano, Fabio Montagner – campione italiano – Angelo Netto, Fabio Colombo e Jimmy Cantù. Durante la giornata, altri atleti mostreranno le proprie evoluzioni su BMX e Rollerblade, in particolare ci sarà la presenza di Simone Barraco, campione italiano di BMX.

Alle 17.00 le autorità inaugureranno ufficialmente lo skatepark che sarà così pronto per animarsi alle 21.30 per l’attesissima esibizione di Boosta Dj dei Subsonica che con la sua musica sarà capace di far ballare tutto il pubblico.

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PD, guasta la festa: “Una gestione privata che taglia fuori la partecipazione giovanile”

“Questa Amministrazione continua ad operare “per i giovani” e non “con i giovani” – così commenta Sergio Civati portavoce del PD di Monza spiegando come il progetto Hub Young si poneva l’obiettivo “della valorizzazione del tempo libero e dello sport non agonistico e la creazione di un gruppo di giovani che partecipino attivamente all’esperienza ed al mantenimento della struttura” e chiedendo conto all’assessorato alle Politiche Giovanili “Perché non si sono coinvolti dall’inizio, nella progettazione e nella preparazione della nuova pista: i giovani skaters del territorio e così come previsto, gli Istituti scolastici interessabili (Mosè Bianchi e Istituto.d’Arte), invece di delegare tutto all’Associazione Sportiva (privata) Two Sport compresa la gestione dell’impianto”. Civati denuncia i rischi di questa gestione privatistica che taglia fuori quelli che dovevano essere i reali protagonisti del progetto: i giovani. {/xtypo_rounded2}

 

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