Li ha convocati tutti intorno ad un tavolo per guardare negli occhi i vertici Sias e Aci per fare chiarezza sulla vicenda “Gran Premio di Roma”. Aveva una serie di domande a cui pretendeva lunedì 18 delle risposte Andra Monti, assessore allo Sport di Monza e Brianza. E le risposte sono arrivate tutte. All’udienza non ha neanche dovuto tirare fuori il suo pro memoria l’assessore: «Gli accordi che Flammini dice di avere con noi ci sono e non abbiamo nessuna intenzione di appoggiare il progetto di creare un gran premio “romano”» – ha affermato Claudio Viganò, presidente Sias.
E ora la decisone presa unanimemente è questa: «Scriveremo un documento da inviare al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Bernie Ecclestone e ai sindaci di Roma e di Monza, per far capire quanto sia un’operazione a perdere quella di creare un secondo gran premio in Italia – racconta Monti – Abbiamo davanti agli occhi degli esempi clamorosi: quello di Imola che non riuscito a sopravvivere alla concorrenza con il nostro Gran Premio d’Italia, e quello del doppio circuito spagnolo, Valencia e Barcellona, che faticano a far quadrare i conti. Perché noi dovremmo commettere lo stesso errore col rischio che sicuramente uno dei due GP soffochi l’altro?»
Lunedì durante la Commissione Sport convocata dal forzista Marco Monguzzi erano presenti il presidente della Sias Claudio Viganò, il suo vice Michele Nappi, il presidente dell’Aci Milano Pierlorenzo Zanchi, i responsabili del circuito Enrico Ferrari e Giorgio Beghella Bartoli.
«Appena pronto pubblicheremo sul sito delle Provincia MB il video dell’udienza di lunedì – ha aggiunto Monti – Per provare una volta per tutte che quella che Maurizio Flammini spaccia per una cosa già fatta, è solo una sua ipotesi».
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