Minibasket: l’Aurora va “forte”. È suo il secondo trofeo “Martin Mancini”

Aurora-vittoriatrofeomanciniNon ce n’è per nessuno: al suo esordio stagionale l’Aurora Ugf Assicurazioni ha fatto suo per la seconda volta consecutiva il trofeo “Martin Mancini”, sbaragliando i Delfini di Vicenza per 42-33. Cecchino terribile tra le fila dei canturini è stato Ludovico Forte che, con uno score personale di 28 punti, è stato il re incontrastato sotto canestro, piegando dal secondo quarto l’asfissiante difesa vicentina.


Aurora-vittoriatrofeomanciniNon ce n’è per nessuno: al suo esordio stagionale l’Aurora Ugf Assicurazioni ha fatto suo per la seconda volta consecutiva il trofeo “Martin Mancini”, sbaragliando i Delfini di Vicenza per 42-33. Cecchino terribile tra le fila dei canturini è stato Ludovico Forte che, con uno score personale di 28 punti, è stato il re incontrastato sotto canestro, piegando dal secondo quarto l’asfissiante difesa vicentina.

Il memorial, che si è svolto a Roma domenica 11 ottobre sul campo del Santa Lucia, ha visto fronteggiarsi l’Aurora e i Delfini per la prima volta dopo la finale scudetto. La rivincita degli emiliani però non c’è stata e Cantù si è imposta anche questa volta come la squadra da battere del prossimo campionato.

Aurora-premiazineDopo un primo quarto fiacco, con le due formazioni in stallo sull’8 pari, la svolta della partita è stata impressa da Forte che, a partire dalla seconda frazione di gioco, ha sorpreso gli avversari in contropiede e ha permesso il salto di 6 punti decisivo. Il suo assolo – conclusosi sul 24-16 al suono della sirena – è stato ben orchestrato dai compagni di squadra, con Pilade Rosa efficace in difesa e Fortunato Pangallo, presente come altro terminale offensivo sotto canestro.

Alla ripresa i canturini, arrivati nella capitale con una formazione ridotta ai minimi termini formata solo da 7 elementi, hanno allentato la concentrazione permettendo ai Delfini una leggera ripresa che si è trasformata in un pericoloso -4 all’inizio dell’ultimo periodo. Ci ha pensato Giovanni Celedi a tenere i nervi saldi e a non far arrendere la squadra, poi il solito Forte, con 6 bombe che hanno definitivamente scritto la parola fine sul desiderio di rivalsa di Vicenza.

I campioni d’Italia in carica, ormai considerati l’asso pigliatutto del minibasket italiano, tornano a casa con il primo trofeo della stagione, una bella partenza per costruire il morale di un gruppo che ogni anno cresce e si trasforma, accogliendo nuovi innesti.

 

“Quando vi vedo giocare – ha affermato la mamma di Martin Mancini, il giovane giocatore a cui è intitolato il memoriale – rivedo mio figlio, perché anche lui come voi era pieno di gioia, di vitalità e di forza. Sono molto orgogliosa di vedere che tenere alto il suo ricordo con un evento così bello”.

 

 

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