Infermiere e commesse locali: e ora “Sesso in Provincia” approda a Desio

spiare_toppaNiente suspense, niente finali a sorpresa. La trama è sempre quella: un filmino erotico amatoriale realizzato da una regista che si fa chiamare Lady Carlotta. Eppure, ogni volta il successo è assicurato. A Reggio Emilia o a Como, a Viterbo o a Scandicci, a San Casciano o a Bagno a Ripoli, a Carrara o ad Avenzana, le 250 copie in vendita a 16,9 euro vanno a ruba in poche ore. Tutto esaurito, sold out. Tra i sorrisoni della casa editrice Valentino con sede a Roma e del suo produttore Marco Galimberti.


spiare_toppaNiente suspense, niente finali a sorpresa. La trama è sempre quella: un filmino erotico amatoriale realizzato da una regista che si fa chiamare Lady Carlotta. Eppure, ogni volta il successo è assicurato. A Reggio Emilia o a Como, a Viterbo o a Scandicci, a San Casciano o a Bagno a Ripoli, a Carrara o ad Avenzana, le 250 copie in vendita a 16,9 euro vanno a ruba in poche ore. Tutto esaurito, sold out. Tra i sorrisoni della casa editrice Valentino con sede a Roma e del suo produttore Marco Galimberti.

Si chiama «Sesso in Provincia» e sta facendo il giro d’Italia. E ora arriva anche in Brianza. Da questo fine settimana sarà in vendita una versione con attori brianzoli doc in tutte le edicole di Desio, Nova Milanese, Seregno e Limbiate. L’unica nota di originalità di questo film è anche il segreto del suo successo: ogni volta un cast diverso. Ogni volta formato da «insospettabili» attori locali. Cameriere e farmaciste, meccanici e dentisti, idraulici e infermiere della porta accanto disposti a praticare strip e spogliarelli, performance sessuali e scambi di coppia. «Insospettabili» con la mascherina sul viso, certo. Ma non abbastanza camuffati da renderli irriconoscibili.

E così ogni volta – tra vedo e non vedo e pettegolezzi sussurrati – lo «scandalo» è assicurato. E anche le vendite record in edicola. I protagonisti? Ancora una volta, si gioca sull’ambiguità: una non meglio precisata infermiera dell’Ospedale di Desio e una misteriosa commessa di un supermercato.

«I nostri prodotti sono film amatoriali – spiega il produttore Marco Galimberti -. Con un aspetto innovativo: i protagonisti sono uomini e donne della città dove il film viene venduto. Recitano indossando una mascherina, ma alla fine – assicura ridendo – chi li conosce li riconosce». Ma è difficile trovare attori locali disposti a fare scene hard davanti a una telecamera? «Non più di tanto – assicura Galimberti -. Spesso si tratta di persone che hanno già lavorato in un club privé o in un sexy shop. Altre volte si tratta di principianti: ma anche in questo caso, dopo i primi imbarazzati rossori, diventano più disinibite delle più collaudate strip girl».

Proprio il gusto di scoprire «i peccati sessuali de’ noantri», il voyeurismo della porta accanto, il gossip nostrano, il gusto di spiare nel buco della serratura del vicino di casa. Sembra essere questa l’unica ricetta rimasta per riuscire a vendere ancora un film porno. Sul mercato del sesso di Internet ormai trovi tutto quanto non riusciresti neppure a immaginare. E gratis.

Nessuno è più disposto ad acquistare un dvd porno. Ma se a spogliarsi e a fare la lap dance c’è la propria vicina di casa, o il panettiere che ogni mattina ci vende le michette, o l’infermiera che ci ha medicato al Pronto soccorso, ecco che la curiosità morbosa si riattizza. Il gusto del pettegolezzo si ravviva. E pure il desiderio di correre in edicola a comprare l’ultimo video porno locale.

 

 

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