Monza e Brianza: ecco come regolarizzare colf e badanti irregolari

badantiChe la Provincia di Monza e Brianza sia da tempo sensibile al tema di colf e badanti è cosa nota. Monza è stato il primo Comune in Italia a istituire un servizio di c.d. “badanti a ore” disponibili a prestare servizio anche in modo non continuativo nel tempo a persone anziane. Lo Sportello Badanti di Monza è operativo sotto i portici di via Carducci dal Maggio scorso.


badantiChe la Provincia di Monza e Brianza sia da tempo sensibile al tema di colf e badanti è cosa nota. Monza è stato il primo Comune in Italia a istituire un servizio di c.d. “badanti a ore” disponibili a prestare servizio anche in modo non continuativo nel tempo a persone anziane. Lo Sportello Badanti di Monza è operativo sotto i portici di via Carducci dal Maggio scorso.

Nel frattempo, nelle ultime settimane, il Governo ha adottato un provvedimento che consente la regolarizzazione di colf e badanti irregolari.

Nella Città di Seveso i Servizi Sociali, in collaborazione con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e i Servizi Demografici hanno attivato lo sportello “Sanatoria colf e badanti”, per aiutare i datori di lavoro nella procedura di regolarizzazione di lavoratori occupati irregolarmente alla data del 30 giugno da almeno 3 mesi (l’inizio del rapporto di lavoro deve sussistere almeno dal 1° aprile).

Per avvalersi della procedura di regolarizzazione è necessario presentare “dichiarazione di emersione” entro e non oltre il 30 settembre 2009: all’INPS se si tratta di lavoratore italiano e per il cittadino UE o extracomunitario munito di permesso di soggiorno utilizzando il modello LD – EM2009 disponibile sul sito internet dell’INPS (v. anche call center 803 164); allo Sportello Unico per l’Immigrazione se si tratta di lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno o in possesso di un permesso di soggiorno che non consente lo svolgimento di attività di lavoro subordinato, esclusivamente in via telematica, accedendo al sito del Ministero dell’Interno e utilizzando il relativo programma.

Sono esclusi dalla procedura di emersione i lavoratori extracomunitari per i quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione. Il costo della procedura è di 500 euro. Si tratta di una somma una tantum che dovrà essere pagata mediante F24 e che non sarà rimborsata in caso di rigetto della domanda. Il modello F24 precompilato con i codici necessari è reperibile presso gli sportelli bancari o postali e sui siti web dell’Agenzia delle Entrate, del Ministero dell’Interno e dell’Inps.

Per l’assunzione delle colf – non delle badanti – è necessario inoltre che il datore di lavoro soddisfi alcuni requisiti reddituali ovvero abbia un reddito imponibile non inferiore a 20mila euro annui in caso di famiglia con un solo percettore di reddito o di almeno 25mila euro in caso il nucleo sia composto da più soggetti conviventi percettori di reddito. Ogni nucleo familiare può regolarizzare solo una colf e 2 badanti.

Altro requisito prescritto è costituito dall’orario di lavoro che dovrà essere a tempo pieno oppure se a tempo parziale non inferiore a 20 ore settimanali. La domanda ha un importante effetto: sospende tutti i procedimenti penali e amministrativi nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori interessati per le violazioni delle norme relative all’ingresso e al soggiorno nel territorio nazionale nonché delle norme relative all’impiego di lavoratori di carattere finanziario, fiscale, previdenziale e assistenziale sino al termine del procedimento volto all’emersione.

Avv. Antonella Cavaiuolo
Monza, via Romagna 57
www.studiolegalemonza.it

 

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