Inps Monza e Brianza dimezzata? “No, grazie”
Un’Inps Monza e Brianza dimezzata? “No, grazie”. Il Pd brianteo fa muro contro il rischio che l’Inps provinciale possa nascere dimezzata. E incapace di incidere sul territorio e di fornire un vero servizio alla comunità.
“Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione – lancia un appello il capogruppo in consiglio provinciale del Pd, Gigi Ponti – in merito alle insistenti voci di un possibile ridimensionamento della sede sub-provinciale INPS di Monza e Brianza. Se l’ente confermasse con atti concreti queste voci si aprirebbe una grave frattura con i cittadini e il tessuto socio-economico della Brianza, danneggiando imprese, artigiani e in generale un territorio che conta 240 mila pensionati”.
I consiglieri provinciali del Pd hanno inviato una accorata lettera alla Direzione nazionale dell’Istituto previdenziale che entro il 15 settembre dovrebbe decidere le sorti della sede brianzola.
“Ci sembra beffardo e alquanto paradossale – commentano Gigi Ponti Mimmo Guerriero – che, dopo anni di battaglie politiche per il riconoscimento di questa Provincia, anziché potenziare e in qualche modo semplicemente ratificare lo status attuale della sede di Monza, si voglia tornare indietro creando notevoli disagi soprattutto alle imprese del territorio”.
“La sede centrale provinciale e i relativi centri operativi (Desio, Carate, Cesano Maderno,Vimercate, Seregno) – continuano i due consiglieri provinciali – possiedono già tutte le prerogative e le funzioni di un Ente Previdenziale di natura provinciale: la conferma di questo ruolo sarebbe a costo zero per l’ente”.
“Un declassamento – concludono – costringerebbe invece imprese e artigiani a fare una più che fastidiosa spola con Milano, inaccettabile per una provincia che vuole essere utile e vicina ai bisogni dei cittadini. Confidiamo in una pronta e giusta decisione”.