Senza troppi giri di parole, e neppure troppo ingegno, i due balordi hanno fatto capire al commerciante a che cosa stavano puntando: i suoi soldi onestamente guadagnati in una giornata di lavoro, ben custoditi nel registratore di cassa. Lo straniero si è però rifiutato in modo risoluto e deciso di consegnare l’incasso a chi non aveva mosso un dito per lavorare e guadagnarsi da vivere onestamente.
Per tutta risposta i due italiani, disarmati e a volto scoperto, lo hanno minacciato e poi picchiato con calci, pugni e schiaffi. Il commerciante è stato costretto a farsi medicare al Pronto soccorso dell’Ospedale di Desio (subito dimesso, guarirà in dieci giorni) ma è riuscito a mettere in fuga i rapinatori, costringendo i due a dileguarsi a mani vuote.
Proprio l’accurato identikit fornito dal commerciante ha permesso ai carabinieri di Desio di identificarli e arrestarli per tentata rapina. Il 33enne ha inoltre violato l’obbligo di soggiorno nella sua abitazione.
I militari hanno agito a colpo sicuro. E sono andati a prendere quello che per loro era una vecchia conoscenza direttamente a casa sua, dove il maldestro rapinatore si era rifugiato dopo quella rapina andata male. Il suo complice 28enne invece dopo il colpo è andato a divertirsi con gli amici. Ma quando è tornato a casa – dopo una serata passate a far baldoria – ha trovato i carabinieri che lo aspettavano sotto casa.
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