In vigore la riforma comunitaria del settore vitivinicolo

vinoIl 1º agosto è entrata in vigore la fase finale della riforma del settore vitivinicolo comunitario, approvata dai ministri UE dell'Agricoltura nel dicembre 2007, un anno dopo la prima parte.


vinoIl 1º agosto è entrata in vigore la fase finale della riforma del settore vitivinicolo comunitario, approvata dai ministri UE dell’Agricoltura nel dicembre 2007, un anno dopo la prima parte.

Questa seconda fase della riforma (http://ec.europa.eu/agriculture/capreform/wine/index_it.htm) riguarda soprattutto le denominazioni di origine protette (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP), le menzioni tradizionali, l’etichettatura e la presentazione dei vini, le pratiche enologiche e lo schedario viticolo, le dichiarazioni obbligatorie e le informazioni per il controllo del mercato, i documenti che scortano il trasporto dei prodotti e la tenuta dei registri nel settore vitivinicolo.

Gli obiettivi della vasta opera di riforma sono quelli di dare equilibrio al mercato, eliminare progressivamente le misure di intervento inefficaci e costose e destinare le risorse di bilancio a misure più positive e dinamiche per accrescere la competitività dei vini europei. La riforma permette una rapida ristrutturazione del settore attraverso un regime triennale di estirpazione su base volontaria, volto a fornire un’alternativa ai produttori non competitivi e a eliminare dal mercato le eccedenze.

Gli aiuti per la distillazione di crisi e la distillazione di alcol per usi commestibili saranno progressivamente soppressi; gli importi corrispondenti, ripartiti in dotazioni nazionali, possono essere destinati a misure quali la promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi, la ristrutturazione e gli investimenti per modernizzare i vigneti e le cantine. La riforma vuole anche proteggere l’ambiente nelle regioni vinicole, garantire le qualità tradizionali e consolidate e semplificare le norme di etichettatura nell’interesse di produttori e consumatori. Le restrizioni ai diritti di impianto di nuovi vigneti resteranno in vigore fino al 2016.

La commissaria europea per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha così commentato: “Gli Stati dell’UE e i produttori hanno la grande opportunità di utilizzare al meglio il nuovo regime vitivinicolo per accrescere la reputazione internazionale di eccellenza dell’Europa. Ritengo che ci troviamo di fronte a una vera e propria svolta nella storia del settore vitivinicolo europeo. Devo però invitare gli Stati a mostrarsi solleciti nell’uso delle nuove risorse finanziarie messe a loro disposizione: i fondi delle dotazioni nazionali devono essere utilizzati entro il 15 ottobre o andranno persi”.

Le nuove norme in fatto di etichettatura e di presentazione miglioreranno la comunicazione con il consumatore. Per quanto riguarda le DOP/IGP e le menzioni tradizionali, il regolamento stabilisce le norme per la loro protezione, mantenendo le politiche nazionali consolidate in materia di qualità.

Il nuovo regolamento relativo alle pratiche enologiche garantisce la salvaguardia delle migliori tradizioni enologiche comunitarie, aprendo nel contempo all’innovazione. La procedura per l’adozione di nuove pratiche enologiche e per la modifica di quelle esistenti è stata resa più flessibile.

Nella prima fase della riforma, i fondi destinati alle dotazioni nazionali per il 2009 e non erogati entro il 15 ottobre andranno persi. A oggi la cifra erogata finora è pari appena al 30% dei fondi disponibili per quest’anno. I singoli Paesi possono scegliere tra diverse misure come i pagamenti diretti ai produttori, la promozione sui mercati dei paesi terzi, la vendemmia verde, i fondi di mutualizzazione, l’assicurazione del raccolto e investimenti, la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, la distillazione dei sottoprodotti, e solo fino al luglio 2012, la distillazione di alcol per usi commestibili e la distillazione di crisi e sostegno all’uso del mosto di uve concentrato. Le risorse finanziarie disponibili per le misure di sostegno sono destinate ad aumentare di anno in anno, da 794 milioni di euro nel 2009 a 1.231 milioni nel 2013.

Per l’estirpazione, la superficie complessiva indicativa per il triennio è di 175 000 ettari. Le dotazioni finanziarie per il regime di estirpazione per gli anni dal 2009 al 2011 sono rispettivamente di 464, 334 e 276 milioni Dato il numero elevato di richieste, quest’anno è stata data priorità in primo luogo ai produttori che estirpano l’intero vigneto e in secondo luogo ai produttori di oltre 55 anni.

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