Differenza tra stalking e mobbing

Avvocato Russo, che differenza c’è tra lo stalking e il mobbing? Esiste lo stalking sul posto di lavoro? L.C


RISPOSTA

L’art. 612 bis del codice penale (‘atti persecutori’), introdotto recentemente nel nostro ordinamento, prevede che “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero di ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”. Quello dello stalking è un fenomeno per certi versi simile al mobbing, di cui abbiamo ampiamente parlato in questa rubrica. Una delle differenza sostanziali è che nello stalking l’aggressore pone in essere la condotta persecutoria nell’ambito della vita privata della vittima. Tuttavia, ritengo che anche in ambito lavorativo in senso lato si possano verificare episodi di stalking e non necessariamente posti in essere dal datore/superiore nei confronti del dipendente/sottoposto. Mi viene in mente, in astratto, il caso di un dipendente che, volendosi vendicare del datore/superiore ritenuto arrogante e autoritario, lo attacca sulla sfera privata con telefonate continue nel cuore della notte, messaggi sms intimidatori, minacce, ingiurie, etc. Maximilian Maria Russo

 

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