Monza, l’anziana assassinata e’ stata massacrata con un batticarne

tnMassacrata a colpi di batticarne. E’ stata una morte drammatica quella di Elvira Monguzzi, 79 anni, la pensionata che viveva sola in una vecchia casa di corte a Spalto Piodo. Quando il suo assassino l’ha colpita e le ha fracassato il cranio, l’anziana donna era appena rientrata in casa e aveva le borse della spesa in mano.


tnMassacrata a colpi di batticarne. E’ stata una morte drammatica quella di Elvira Monguzzi, 79 anni, la pensionata che viveva sola in una vecchia casa di corte a Spalto Piodo. Quando il suo assassino l’ha colpita e le ha fracassato il cranio, l’anziana donna era appena rientrata in casa e aveva le borse della spesa in mano.

Ora i carabinieri e il Pm del Tribunale di Monza Vincenzo Nicolini stanno cercando il responsabile. La pista: un portafoglio con dentro 300 euro che – secondo le testimonianze dei parenti della vittima – è sparito da un cassetto della modesta abitazione. Ancora nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.

Gli inquirenti escludono che l’assassino sia un ladruncolo in cerca di soldi e di oggetti d’oro da rivendere: la casa era perfettamente in ordine e nessun oggetto era fuori posto. Uno dopo l’altro, sono stati interrogati tutti i parenti della 79enne. La donna viveva sola dopo una vita trascorsa insieme alla sorella, che era morta pochi mesi fa.

L’ultimo a incontrare Elvira Monguzzi è stato il fratello 70enne che l’aveva accompagnata a fare la spesa. Verso mezzogiorno l’uomo l’aveva riportata a casa. Ma alle 15, quando le ha telefonato, nessuno ha risposto. Preoccupato da un così prolungato e insolito silenzio, il fratello è andato a cercarla. Ed è stato proprio lui a trovarla morta, verso le 16.30, riversa nella taverna al pianterreno dell’abitazione.

Secondo una prima ricostruzione, l’assassino avrebbe colpito l’anziana alle spalle, mentre era china sopra una cassapanca dove teneva custoditi in buon ordine. Gli investigatori stanno cercando di capire per quale motivo sia stata rinvenuta la presenza di sangue dentro la cassapanca e non sul coperchio, dove avrebbe dovuto essere se la povera pensionata avesse sbattuto accidentalmente la testa.

Al vaglio degli inquirenti anche le abitudini della vittima. Prudente e riservata, mai e poi mai – secondo le testimonianze dei vicini – la donna avrebbe aperto la porta a degli sconosciuti.

Scomparso anche il batticarne: forse l’assassino dopo aver rotto la testa a Elvira Monguzzi, lo ha gettato ancora insanguinato nel Lambro, che scorre proprio accanto alla vecchia casa.

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