Il Comune di Seregno «assume» sette disoccupati in seguito alla chiusura della Rauschert Brianza

seregno-basilicaL’azienda chiude e resti senza lavoro? Ti «assume» il Comune. E’ successo a Seregno. Dove sette lavoratori rimasti a casa dopo la chiusura della Rauschert Brianza inizieranno a lavorare in Comune. I sette ex disoccupati, finora in cassa integrazione, saranno utilizzati negli uffici (servizi di back office) del Comando di Polizia Locale, “consentendo così al Comune – spiega l’assessore alle Attività economiche e produttive Marco Formenti - di avere una maggiore presenza di agenti sul territorio».


seregno-basilicaL’azienda chiude e resti senza lavoro? Ti «assume» il Comune. E’ successo a Seregno. Dove sette lavoratori rimasti a casa dopo la chiusura della Rauschert Brianza inizieranno a lavorare in Comune. I sette ex disoccupati, finora in cassa integrazione, saranno utilizzati negli uffici (servizi di back office) del Comando di Polizia Locale, “consentendo così al Comune – spiega l’assessore alle Attività economiche e produttive Marco Formenti – di avere una maggiore presenza di agenti sul territorio».

«Con questa iniziativa – aggiunge Formenti – cogliamo due obiettivi: diamo una risposta ai lavoratori colpiti dalla crisi economica, evitando di disperdere importanti professionalità, e nello stesso tempo sgraviamo gli organici di Polizia Locale dall’incombenza di pratiche amministrative. In questo modo avremo più agenti che potranno così dedicarsi alla sicurezza nella nostre città».

Per ogni lavoratore, impiegato per sei mesi, la Provincia di Milano si farà carico economicamente della differenza tra la retribuzione corrispondente alla funzione richiesta e l’indennità di cassa integrazione già percepita.  Tutto è cominciato nel marzo scorso, quando la multinazionale (16 stabilimenti in 13 paesi con 1500 addetti) che produce ceramiche tecniche ha chiuso il suo stabilimento di Seregno, a casa 77 lavoratori. Un problema.

«Fin dal primo incontro con i lavoratori – ha aggiunto il sindaco, Giacinto Mariani – avevamo preso un impegno: trovare una soluzione. E ora ecco i primi risultati concreti».

Sindaco e assessore sono riusciti anche a convincere la Rauschert a mantenere almeno una parte della produzione a Seregno. «E ci siamo riusciti – assicura Formenti -. La proprietà, infatti, ha assunto dieci lavoratori per una unità produttiva che si occuperà di ricerca e sviluppo».

Proprio per questo il Comune – all’insegna della reciproca collaborazione – sta aiutando i vertici della Rauschert a  trovare a Seregno un capannone di circa 500 metri quadrati dove installare la nuova unità produttiva.
Una soluzione il migliore possibile è stata trovata anche per gli altri 70 lavoratori. Per quaranta di loro si sono aperte le porte di corsi di formazione promossi da Palazzo Isimbardi, mentre per gli ultimi 30 sarà a disposizione un percorso formativo più specifico grazie all’intervento della Regione Lombardia.

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