Provincia Monza e Brianza siamo a un passo, ma a cosa serve?
La targa è MB e si legge Provincia di Monza e Brianza. Dopo il voto del 6-7 giugno (sempre che non si vada al ballottaggio 15 giorni dopo) la Provincia di Monza e Brianza nascerà effettivamente come istituzione. Con essa a ruota si attiveranno gli uffici provinciali della Questura, dell’Agenzia delle entrate, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco e una nuova caserma della Guardia di Finanza.
Ma le novità che porterà la nuova provincia non si esaurisco certo qui: al nuovo ente spetterà predisporre il Piano territoriale di coordinamento uno strumento che definirà e coordinerà le realizzazioni di natura sovracomunale. Le strade, i parchi e, per esempio, il sistema delle acque saranno di competenza provinciale. Il nuovo ente porterà ad un nuovo e più preciso coordinamento delle politiche dei singoli Comuni. Avrà quindi la Provincia dei compiti di organizzazione e metterà in pratica quel famoso “mettere in rete” che adesso è tanto in voga nel linguaggio politichese.
Di competenza provinciale saranno le seguenti materie: agricoltura, cultura, ambiente, lavoro, formazione, istruzione scolastica, lavori pubblici, raccolta ed elaborazione dati e assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali.
La nuova provincia è in attesa di altri uffici decentrati, richiesti a gran voce, quali il comando di polizia forestale, l’ufficio provinciale della motorizzazione civile, l’ufficio delle dogane e delle commissioni tributarie, nonché quello del lavoro. Di sicuro la nuova provincia non avrà un suo Provveditorato agli studi.
Nella nuova Provincia lavoreranno poco meno di 400 persone, per lo più dipendenti della provincia di Milano che verranno trasferiti sulla Brianza.