Piazza Castello Monza, due dell’Est spacciavano eroina
Spacciava fuori da scuola ma era riuscito a scampare il carcere dichiarando che la droga fosse per uso personale. A distanza di due anni è stato ribeccato con un complice davanti alla stazione di Monza e, questa volta, per un 20enne di Merate, si sono aperte le sbarre della cella.
Occhi blu, capelli biondi e viso d’angelo, mal si sposano con la triste vicenda di Vladimir B., 20enne di origine russa residente a Merate con la madre e il patrigno, entrambi liberi professionisti. Nel novembre 2007 Vladimir era stato fermato da una pattuglia dei carabinieri davanti al suo liceo, il Martin Luter King di via Monte Grappa a Muggiò.
Allora, con cinque grammi di eroina e 260 euro in tasca, il ragazzo era stato arrestato ma, processato, era riuscito a rimanere libero dichiarandosi tossicodipendente e giustificando i 260 euro come mancia della mamma per comperare un nuovo paio di scarpe firmate. Nella notte tra lunedì e martedì però, i carabinieri di Monza lo hanno fermato davanti all’ingresso della stazione, in piazza Castello. Insieme a lui c’era anche David P., anche lui 20enne pregiudicato residente a Nova Milanese e nelle loro tasche i militari hanno trovato otto dosi di eroina confezionate e 370 euro in banconote di piccolo taglio.
Processati per direttissima l’indomani mattina, i due ragazzi hanno tentato la stessa strada, ma senza esito. Sconvolgente il racconto della loro vita; entrambi hanno infatti dichiarato di vivere fuori casa da circa un mese, senza un tetto e senza un lavoro. Il giudice, basandosi sui precedenti dei due ragazzi e sui verbali dei carabinieri, ha ritenuto però di dover convalidare la custodia cautelare in carcere. Lasciati a se stessi e senza nessun tipo di assistenza, nel nostro paese non vi è altra soluzione che la galera, per risolvere le problematiche di chi, tossicodipendente, si da allo spaccio per tirare a campare.