Monza, pusher arrestati davanti al Mose’ Bianchi
Li avevano arrestati per spaccio di stupefacenti nel mese di febbraio nell’area di piazza Castello. Ma qualche settimana di carcere non è bastata a “raddrizzare” una coppia dedita al crimine come quella formata dal marocchino E.M., di 24 anni e la 32enne D.O. di Desio finiti di nuovo in manette dopo essere stati beccati a vendere eroina e hashish davanti al Mosè Bianchi di Monza. Per bloccare i loro traffici alcuni Carabinieri si sono fatti passare per studenti al fine di beccarli in flagranza di reato e rispedirli “al fresco” a San Quirico.
La presenza dei due spacciatori era stata segnalata qualche giorno prima da alcuni genitori che avevano notato un movimento sospetto e continuo di giovani attorno ad un’auto che parcheggiava nei pressi della scuola nelle ore di ingresso e di uscita degli studenti probabilmente per mischiarsi alle auto dei genitori senza destare sospetti. Nella Fiat blu, utilizzata dalla coppia di pusher come centrale di spaccio, il marocchino ricevevea l’ordine e preparava le dosi mentre la donna otteneva il pagamento e dava il resto.
Una verifica da parte del Carabiniere di quartiere, ha confermato i sospetti dei genitori e ha innescato l’azione dei militari che per due giorni hanno predisposto dei servizi mirati in borghese per cogliere di sorpresa i due spacciatori. Fino al momento del blitz quando giovani militari e personale femminile, che si sono fatti passare per studenti, sono intervenuti mentre gli alunni uscivano da scuola, riuscendo così a bloccare i pusher e a perquisirli. Addosso portavano 13 grammi di eroina, destinata ad alcuni tossicodipendenti che si aggirano nei pressi della stazione Fs oltre a 40 grammi di hashish in vendita agli studenti. Nelle tasche avevano anche 780 euro in contanti.
Mentre la coppia di spacciatori veniva trasferita nel carcere di Monza quattro trentenni sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori mentre sette studenti, tutti tra i 16 e i 19 anni, per consumo di hashish.