Per Letta invece la provincia di Monza ha significato proprio perché espressione dal basso di un territorio complesso ma con una forte identità e che potrà giocare un ruolo determinante nella partita dell’Expo così come sugli aereoporti lombardi “di cui non è ancora persa la battaglia”. Certo, che sia necessaria una revisione dell’impianto provinciale non v’è dubbio, spiega il parlamentare del Pd. “Potremmo arrivare ad avere al massimo 50 Province. Perché ci sono aree che possono vivere accorpando tra loro più province e altre, come la Brianza, che necessitano di una Provincia completa di tutte le funzioni. Non è possibile dar vita per esempio ad una Provincia in Brianza senza provveditorato o senza Prefettura come ho sentito dire. Non si può avviare un processo di istituzione di una Provincia di serie B. Comunque se il centrodestra ci tiene tanto ad eliminare le Province, si ritiri dalla corsa e facciano fare a Ponti il presidente. Perché sono certo che Ponti saprà costruire una Provincia come serve al territorio: snella, a costi ridotti e molto efficiente”.
{xtypo_rounded_left2}Il Gran Premio deve restare a Monza
Botta a risposta a distanza tra l’onorevole e il Ministro anche sulla questione del Gran Premio. La Russa ha tentato di smorzare i toni alzati del collega di partito Alemanno invitando il sindaco di Roma ad una sfida automobilistica: “Vuole il Gran Premio? Lo sfido io sulle strade di Roma. Tanto lui guida male, e io vinco. Ma state tranquilli in Brianza, ghe pensi mi”. Letta va dritto al punto e smentisce qualunque possibilità di due Gran Premi in Italia come invece Alemanno ha cercato di far “digerire”. “Io ho seguito la chiusura del Gran Premio di San Marino, quello che si correva a Imola – precisa Letta. Solo Italia e Germania avevano due Gran Premi e uno abbiamo dovuto chiuderlo. Chi sostiene che Roma non metterà a repentaglio Monza dice una bugia. Perché il problema è legato ad una questione globale. Pertanto si punta a creare Gran Premi in paesi che non l’hanno, come per esempio l’India. Togliere il Gran Premio da Monza è un’opzione da combattare con ogni mezzo. Perché Monza è un brand della storia dell’automobilismo. No deciso al federalismo a parole e al centralismo nei fatti. A Roma il Gran Premio non aggiunge nulla, a Monza distrugge una storia, una cultura motoristica”.{/xtypo_rounded_left2}