L’asilo notturno in restyling per rispondere alle nuove povertà

clochardPubblico e privato si danno la mano e in un momento di crisi non dimenticano la solidarietà. Di fronte alle richieste di aiuto in continuo aumento da parte di famiglie, anziani, single in difficoltà, il Comune si è trovato a non sapere come rispondere poiché negli ultimi due anni le strutture presenti sul territorio si sono rivelate insufficenti alle nuove necessità.


clochardPubblico e privato si danno la mano e in un momento di crisi non dimenticano la solidarietà. Di fronte alle richieste di aiuto in continuo aumento da parte di famiglie, anziani, single in difficoltà, il Comune si è trovato a non sapere come rispondere poiché negli ultimi due anni le strutture presenti sul territorio si sono rivelate insufficenti alle nuove necessità. Così Stefano Carugo, assessore alle Politiche sociali di Monza, ha deciso di “testare” la disponibilità dei privati per far fronte alle nuove povertà. E invece di porte sbattute in faccia ha trovato la disponibilità necessaria a trasformare l’asilo notturno di via Raiberti in un centro polifunzionale per adulti. “In pratica -spiega Carugo – la struttura verrà ampliata e adeguata. Dai 30 posti per cena e pernottamento attuali arriveremo a 50 posti che saranno garantiti anche durante il giorno con la fornitura di pasti. Saranno realizzati anche spazi per la socializzazione in modo da poter agganciare meglio queste persone creando un clima favorevole a percorsi di reinserimento lavorativo, sociale, abitativo e dunque concludere in modo positivo un periodo di precarietà”. All’appello hanno risposto con slancio Massimo Vaini, presidente dell’associazione milanese Emergenza anziani, Tiziano Mariani, presidente di Cancro Primo Aiuto che fornirà la cucina, mentre Iperal e Auchan di Monza forniranno gli alimenti sia alla struttura di via Raiberti, sia all’altra mensa presente in città che offre pasti caldi a 20 persone (ma in questo momento sono raddoppiati) ed è gestita dai francescani del Santuario delle Grazie Vecchie.

Il nuovo centro polifunzionale per adulti continuerà ad essere gestito dalla San Vincenzo che da 30 anni accoglie i maschi adulti che non trovano riparo per la notte. “Ci siamo accorti dell’aumento delle richieste già a partire da quest’estate quando alla mensa serale arrivavano quasi 40 persone – sostiene Roberto Capellini presidente di San Vincenzo Monza. Poi quest’inverno abbiamo dovuto allontanare quasi una media di dieci persone a notte che arrivavano da zone limitrofe. Ora cercheremo di fornire un aiuto meglio strutturato, anche grazie a quattro persone assunte oltre ai nostri quindici volontari e ad altri venti che abbiamo “reclutato” attraverso un appello nelle parocchie”. La San Vincenzo di Monza, attiva da 151 anni, assiste circa 3mila persone (di cui 800 famiglie) tra Monza e alcuni comuni della Brianza, attraverso sostegni economici, distribuzione di viveri o vestiario per un valore di 650mila euro all’anno e ha accolto circa 165 ospiti nel 2008 all’asilo notturno fornendo oltre 10mila cene.

Per rispondere alle diverse esigenze delle persone disagiate il Comune ha cercato di creare un coordinamento che attualmente offre: all’asilo notturno riparo e cibo per adulti maschi mentre Cascina Cantalupo accoglie donne e mamme con bambini (nel 2008: 18 donne e 12 bambini); la mensa diurna dei francescani, la distribuzione di cibo delle suore Misericordine; ben altri 32 enti distribuiscono cibo grazie ad una convenzione con il Banco Alimentare; anche i Centri ascolto Caritas e le Conferenze parrocchiali della S.Vincenzo rispondono alle emergenze, oltre a Croce Rossa. Per una risposta abitativa per chi ha superato la prima emergenza ci sono i futuri dieci posti nell’edificio di via Tazzoli (in ristrutturazione per 70 posti di cui 60 in affitto e 10 per chi è in difficoltà) che fino allo scorso anno era gestito dall’associazione Vincenziana di Milano e ora dalla Cooperativa Monza 2000.  Caritas e San Vincenzo hanno dato vita all’associazione Monza Ospitalità Onlus che mette a disposizione 25 appartamenti in città con affitti irrisori. Infine ambulatorio medico gratuito presso l’Hospice Grazie Vecchie e il servizio docce di via Spallanzani.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta