La Russa: “faremo una provincia asciutta come un’acciuga”
“Politica per passione sempre, politica per interesse mai”. Con queste parole Ignazio La Russa ha concluso il suo show all’Urban Center ieri pomeriggio benedicendo, per la seconda volta, la candidatura di Dario Allevi in corsa per la presidenza della Provincia di Monza e Brianza. Quasi uno stile da “guitto” per il Ministro della Difesa trovatosi pure senza sedia durante l’oretta di presenza in città a causa dell’arrivo inaspettato di un’altra candidata del Pdl, Iva Zanicchi con cui ha scambiato due battute per vivacizzare il teatrino dell’incontro.
Una presentazione tra amici e sostenitori seduti in sala ad applaudire le battute e la simpatia di La Russa che ha ribadito ciò che va dicendo in questi giorni sui giornali e in tv a proposito delle scelte del Governo in materia di immigrazione, di sicurezza, sostegno alle imprese. Poche parole sul candidato in lizza: “Dario non piove dal cielo – ha sottolineato il Ministro. Ha alle spalle una lunga militanza ed è da sempre amico del centrodestra. E’ stato scelto di comune accordo senza alcuna contestazione dalle varie componenti della coalizione”.
Poco prima alla stampa, che lo ha accolto all’ingresso del teatro Binario 7, Ignazio La Russa ha provato a spiegare la sua posizione sull’eventuale eliminazione delle Province. “Sono con Gasparri – ha affermato il Ministro – che difende la Provincia poiché da anni è stata richiesta questa autonomia. Ci sono province, come per esempio quella di Pavia, e spero di non offendere nessuno, che è provincia dal punto di vista amministrativo-burocratico ma poi è suddivisa in realtà molto diverse tra loro, oltrepò, lomellina, pavese etc e dunque non ha alcun significato storico culturale. Al contrario di qui, dove il brianzolo invece c’era prima della Provincia, c’è una identità culturale. C’era, c’è una Brianza che è anche più ampia dei confini definiti per legge. La Brianza ha una identità riconosciuta ovunque. Per noi questo è un test di sopravvivenza della Provincia: o smette di essere un organismo che distribuisce soldi agli amici o sarà eliminata. Vogliamo che le Province assumano un “modello brianzolo”: senza sovrastrutture, con organizzazioni asciutte come un’acciuga, senza spendere una lira più del necessario, e con un metodo di lavoro efficace. Se saranno così le difenderemo tutte, sennò resterà in vita solo la Provincia di Monza”.
In linea con il ministro anche l’assessore regionale Massimo Ponzoni: “questa non è una Provincia come le altre. Noi non vogliamo fare della Provincia un ulteriore balzello per i cittadini e il territorio. Ma puntare all’efficienza e ad una struttura snella. Per farlo abbiamo scelto i migliori candidati del territorio. Questa per la Brianza è una data storica. Volteremo pagina, perché abbiamo tagliato i “ponti” con la vecchia politica”.
E con questa “battuta”, forse involontaria, forse no, si è chiuso il sipario del Binario 7.