Il bilancio dell’UE per il 2010 punta alla ripresa

europa_carina_e_stellineCi saranno 139 miliardi di euro nel bilancio dell'Unione europea del 2010, e saranno destinati soprattutto a un obiettivo preciso: la ripresa economica per lasciare definitivamente alle spalle la crisi. La quota più rilevante dei fondi (il 45% circa della somma totale, con un aumento del 3,2% rispetto al 2009) sarà destinata alle misure volte a sostenere la crescita e l'occupazione e contribuire a ripristinare la competitività del sistema.


europa_carina_e_stellineCi saranno 139 miliardi di euro nel bilancio dell’Unione europea del 2010, e saranno destinati soprattutto a un obiettivo preciso: la ripresa economica per lasciare definitivamente alle spalle la crisi. La quota più rilevante dei fondi (il 45% circa della somma totale, con un aumento del 3,2% rispetto al 2009) sarà destinata alle misure volte a sostenere la crescita e l’occupazione e contribuire a ripristinare la competitività del sistema.

Oltre a una maggiorazione di oltre il 12% dei fondi per i principali programmi collegati alla ricerca e all’energia si prevede un aumento delle risorse anche per la politica di coesione regionale: i paesi dell’Europa centro orientale di recente adesione riceveranno il 52% dei fondi strutturali. Tutte le linee di bilancio registreranno un incremento, arrivando complessivamente a 138,6 miliardi di euro di impegni e a 122,3 miliardi di euro di pagamenti. Si tratta di somme che superano di poco l’uno per cento del prodotto interno lordo dell’UE.

Nel presentare la proposta, il vicepresidente della Commissione Siim Kallas, responsabile anche della programmazione finanziaria e del bilancio, ha dichiarato: “Scopo delle misure contemplate da questo bilancio è scongiurare un aggravamento della recessione. 6 miliardi di euro saranno destinati a ricerca e innovazione. Il 2010 segnerà inoltre la seconda fase del contributo del bilancio UE al piano di ripresa, portando il totale dei fondi supplementari per far fronte alla crisi a oltre 6 miliardi di euro per il periodo 2008-2010”.

Stanziare fondi per progetti volti a salvare e a creare posti di lavoro, ad aiutare le imprese e a ripristinare la competitività sarà una priorità assoluta dell’UE: i finanziamenti per le reti transeuropee dei trasporti e dell’energia supereranno del 12,7% quelli del 2009 (1,08 miliardi di euro) e la dotazione del programma per la competitività e l’innovazione aumenterà di 500 milioni. Per l’anno europeo della lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, si prevedono un bilancio di 60 milioni di euro e numerose iniziative in tutti gli Stati membri. Il prestigioso progetto UE di navigazione satellitare Galileo riceverà, per il suo secondo anno di attività, l’8% di finanziamenti supplementari (0,9 miliardi di euro).

Quarantanove dei 62 miliardi di euro stanziati per l’occupazione e la competitività sosterranno la coesione nell’UE-27. Prosegue l’introduzione progressiva di stanziamenti per gli Stati membri che sono entrati a far parte dell’UE nel 2004 e nel 2007. Per la prima volta dall’adesione, i nuovi Paesi dell’UE riceveranno la parte più consistente dei fondi di coesione e strutturali dell’Unione (52%). Anche il sostegno agricolo a queste regioni aumenterà (quasi il 20%, pari a 11 miliardi di euro), con risultati tangibili. Grazie alla Politica agricola comune, al mercato unico e all’aumento dei prezzi di mercato, il reddito degli agricoltori in questi Paesi supera ormai del 47% quello precedente all’adesione. I finanziamenti per le risorse naturali nell’UE intera ammontano per il 2010 a 59 miliardi di euro, con la spesa per l’ambiente e lo sviluppo rurale che arriverà quasi a 15 miliardi di euro.

Il mese scorso è stato raggiunto un accordo tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione sulla necessità di stanziare altri 5 miliardi di euro per finanziare progetti importanti nel campo dell’energia e delle infrastrutture a banda larga e affrontare nuove sfide nelle zone rurali. Dopo un primo apporto di 2,6 miliardi di euro nel 2009, saranno aggiunti al bilancio 2010 altri 2,4 miliardi di euro.

Anche nel 2010 l’UE cercherà di aiutare i paesi più poveri e di mantenere una posizione di forza sulla scena internazionale, in modo da poter affrontare problematiche mondiali come i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e la globalizzazione. Gli aiuti dell’UE ai paesi in via di sviluppo erogati attraverso lo strumento di cooperazione allo sviluppo aumenteranno dell’1,7%, raggiungendo 2,4 miliardi di euro. L’assistenza ai Paesi dei Balcani aumenterà di 1,6 miliardi di euro. I finanziamenti per la politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell’UE aumenteranno del 16%: a 282 milioni di euro. Il bilancio 2010 finanzierà anche l’ultima parte (170 milioni di euro) dello strumento per gli aiuti alimentari ai paesi più poveri, 1 miliardo di euro in tutto.

La parte del bilancio in cui la spesa registrerà il maggiore incremento (in linea con la programmazione finanziaria settennale dell’UE) riguarderà i progetti per la lotta contro criminalità e terrorismo e la gestione dei flussi migratori, i cui stanziamenti saliranno del 13,5% per arrivare anch’essi a quasi 1 miliardo di euro. Più in generale, le spese amministrative per tutte le istituzioni dell’UE registreranno un lieve aumento del 2,1%, che per le spese proprie della Commissione europea sarà inferiore all’1% (0,9%) e pari a 3,6 miliardi di euro.

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