Carabiniere si traveste da prete e smaschera i truffatori
Quando i cinque balordi hanno bussato di nuovo al convento delle suore per estorcere 5mila euro, ad aprire la porta si è presentato don Mario. Un uomo non proprio disposto a porgere l’altra guancia. Soprattutto se di fronte aveva non delle pecorelle smarrite, ma cinque sbandati di origini irlandesi che cercavano di spillare soldi alle religiose. Ma soprattutto perché, sotto la tonaca, si nascondeva in realtà un carabiniere del Gruppo territoriale di Monza.
Non appena i cinque malviventi sono caduti nella trappola, il carabiniere in clergyman si è tolto la talare. E, con l’aiuto di altri quattro militari, ha smascherato i cinque truffatori. Tra gli sguardi sbigottiti dei balordi, che non credevano ai loro occhi, ha denunciato il capo banda per tentata estorsione.
Il giorno prima i cinque stranieri avevano parcheggiato il loro camion davanti al convento femminile, non lontano dallo Stadio Brianteo. Sfoggiando un perfetto inglese, avevano spiegato alle religiose che desideravano donare una partita di cemento a scopo benefico.
Stupite, le suore missionarie avevano mangiato la foglia. E avevano avvisato i carabinieri. D’accordo con i militari, le religiose hanno invitato gli stranieri a tornare il giorno dopo. E quando , alle 14 in punto, i cinque stranieri si sono rifatti vivi e hanno preteso, questa volta alzando la voce, che scucissero la forte somma di denaro, allora è intervenuto don Mario.
Presi alla sprovvista, i balordi hanno tentato di trattare e di spuntare una cifra più modesta. Ma il falso sacerdote, da vero carabiniere , non ha accettato il tentativo di corruzione e per tutta risposta, insieme ad altri quattro militari, ha smascherato i cinque truffatori, che si sono ritrovati dalla quiete di un convento all’atmosfera un po’ meno caritatevole della caserma dei carabinieri di Monza.