Abusi edilizi, giro di vite: ruspe in azione a Desio

desioabusi_edilziaprimaIl messaggio è fin troppo chiaro. Contro la montagna di abusi edilizi - da troppo tempo triste cornice delle periferie di Desio - da ora in poi ci sarà "tolleranza zero". E' una vera e propria offensiva contro i "furbetti" quella lanciata dal Comune di Desio. Una palazzina con uffici e un deposito per mezzi pesanti su un terreno agricolo? Rasi al suolo. Una villetta con giardino spuntata tra i filari alberati di un'area verde?


desioabusi_edilziaprimaIl messaggio è fin troppo chiaro. Contro la montagna di abusi edilizi – da troppo tempo triste cornice delle periferie di Desio – da ora in poi ci sarà “tolleranza zero”. E’ una vera e propria offensiva contro i “furbetti” quella lanciata dal Comune di Desio. Una palazzina con uffici e un deposito per mezzi pesanti su un terreno agricolo? Rasi al suolo. Una villetta con giardino spuntata tra i filari alberati di un’area verde?

Cancellata. In briciole pure un vasto deposito sconosciuto ai mappali dell’Ufficio edilizia, gli ampliamenti realizzati senza alcuna licenza su un condominio e altre opere non autorizzate su un immobile.

Le ruspe del Comune di Desio sono endesioabusi_edilziaprimatrate in azione contro gli abusi edilizi. Sono già cinque gli edifici appena abbattuti e altri otto saranno demoliti nei prossimi giorni. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giampiero Mariani è di scrollarsi di dosso l’immagine trentennale di «capitale» dell’abuso edilizio. Un fenomeno preoccupante, quello dell’abusivismo, e un’eredità pesante: con 710 domande di condono depositate in Comune, Desio era arrivata ad avere una concentrazione di abusi edilizi doppia rispetto a Monza e superiore a quella di tutti i 50 comuni della Brianza.

Ora, si volta pagina. Uno dopo l’altro, centinaia di case, fabbricati, capannoni, aziende e addirittura ville con piscina che per anni sono spuntati come funghi soprattutto nella periferia della città, scompariranno. E per chi ha fatto il furbo e ha costruito in spregio alle regole, ottenere il classico «colpo di spugna» sarà sempre più difficile. Sono già 88 le domande di condono respinte. Un’altra lista con i casi più gravi è pronta sul tavolo del sindaco. Un segnale forte in una città dove nel settembre scorso la Polizia provinciale aveva scoperto una discarica abusiva con oltre 140mila metri cubi di rifiuti tossici.

«L’abusivismo edilizio – spiega Mariani – è legato alla convinzione di una sostanziale impunità per chi trasgredisce. Noi vogliamo dimostrare il contrario: non è vero che se si trasgredisce la Legge, non succede niente». «I tempi della giustizia sono lunghi – gli fa eco l’assessore all’Urbanistica Antonino Brambilla – ma vogliamo trasmettere ai cittadini una certezza: ogni edificio abusivo, presto o tardi, sarà abbattuto».

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