A Seregno un poker d’assi per la sicurezza
Comune, protezione civile, associazione nazionale carabinieri e guardie ecologiche: tutti uniti in un patto per la sicurezza a Seregno. Il primo in Brianza. A caldeggiarlo è stato il sindaco, Giacinto Mariani.
Tanti i compiti che dovranno affrontare il “poker” della sicurezza: lotta ai writers e al vandalismo, maggior controllo del territorio con pattuglie di volontari, tutela dell’ambiente e repressione di comportamenti criminali. Sotto la firma del sindaco c’era quella di Alessio Ariolfo per la sezione di Seregno dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Stelio Caglio per le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) e Carlo Santambrogio per la Protezione civile. Presente anche Alberto Grancini, assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano che, con 20 mila euro, ha finanziato il progetto.
“Con il documento che abbiano sottoscritto – spiega Mariani – le guardie ecologiche e i carabinieri in congedo, così come previsto dal decreto sicurezza approvato dal Governo all’inizio dell’anno, saranno utilizzati in progetti di sicurezza sul territorio come il presidio dei parchi e delle zone a rischio. Dal lunedì al sabato, nelle ore serali, e nei fine settimana anche di giorno, i volontari, coordinati dal Comando di Polizia Locale, saranno nelle strade per servizi di pattugliamento e tutela dell’ordine pubblico.”
Il piano di sicurezza può contare su oltre 50 uomini della Protezione civile, da 4 a 6 volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e 6/7 guardie ecologiche. Numerosi i compiti attribuiti alle tre associazioni: fare da punto di riferimento per le persone che utilizzano i parchi e le aree verdi; svolgere e promuovere azioni di educazione ambientale; tutelare il patrimonio ambientale; promuovere e diffondere la cultura della legalità; offrire supporto alle attività della Polizia Locale nei progetti di sicurezza urbana.
“Il ‘patto’ – spiega Giacinto Mariani – nasce dalla volontà di aumentare il controllo su aree ‘a rischio’, come ad esempio la zona di via Comina e di via Vicenza, e, d’accordo con le proprietà, sulle aree dimesse. Pensiamo, ad esempio, all’ex Clinica Santa Maria o alla Carburatori Dell’Orto o all’area industriale in via Dell’Oca e le Officine Mariani in via Milano. Ma non solo. Anche i parchi e le aree di valore architettonico ed artistico come la Torre del Barbarossa, piazza Vittorio Veneto o corso del Popolo. Come si vede un progetto molto concreto per aumentare la sicurezza nella nostra città.”
In particolare sotto la lente d’ingrandimento dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri l’area della Stazione ferroviaria e i mezzi pubblici. Obiettivo: aumentare la percezione di sicurezza nella zona intorno alla Stazione e contrastare episodi di vandalismo sui mezzi pubblici.