Pedemontana: per la prima volta un progetto consultabile on line

pedemontanaDa oggi il progetto definitivo della Pedemontana è pubblico. Si può trovare sul sito internet www.pedemontana.com  insieme agli elenchi con i nominativi e i riferimenti alle particelle catastali interessate dagli espropri per la realizzazione dell'imponente infrastruttura.


pedemontanaDa oggi il progetto definitivo della Pedemontana è pubblico. Si può trovare sul sito internet www.pedemontana.com  insieme agli elenchi con i nominativi e i riferimenti alle particelle catastali interessate dagli espropri per la realizzazione dell’imponente infrastruttura. (Tali elenchi sono consultabili anche presso l’Albo Pretorio delle Province e dei Comuni interessati, oltre che sui siti web di CAL S.p.A. e Regione Lombardia). La procedura di esproprio delle aree e degli immobili avrà infatti inizio nei prossimi giorni.

Con la convocazione della Conferenza dei Servizi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ci sia avvia così verso la conclusione della stesura del Progetto definitivo che ha richiesto 18 mesi di intenso confronto dei vertici con il territorio (5 Province, 94 Comuni, 5 parchi regionali) per un totale di oltre 1.000 tra incontri tecnici, istituzionali, pubblici e con singoli cittadini.

Dopo l’approvazione da parte del CIPE, prevista entro la prossima estate, si proseguirà con la progettazione esecutiva e l’acquisizione delle aree e degli immobili contemporaneamente all’inzio di alcuni primi lavori.

Il lavoro di progettazione della nuova autostrada ha coinvolto oltre 500 tra ingegneri, geometri, architetti, geologi ed esperti ambientali. Una sola copia del Progetto Definitivo è composta da 15.700 disegni e relazioni, 500 faldoni del peso di una tonnellata, che aperti coprirebbero una superficie di oltre 10 mila metri quadrati.

La realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano richiede l’acquisizione di 10 km quadri di territorio (10 volte la nuova fiera), metà per realizzare l’autostrada, l’altra metà per le opere ambientali. Cento sono i gestori delle reti interferite (acqua, gas, elettricità, infrastrutture esistenti) e 20 mila gli interessati dagli espropri. Tra questi 71 edifici, di cui 47 abitazioni e 24 imprese. Altre 80 mila persone, residenti in prossimità dell’infrastruttura, saranno indirettamente coinvolte.

 

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