Le sperimentazioni di Frangione fanno tappa in Brianza
Tra aprile e maggio sarà per tre volte di scena in Brianza. Sabato 16 maggio e giovedì 28 a Monza mentre giovedì 23 aprile a Lissone. Nicola Frangione è un artista poliedrico che vive e lavora a Monza dal 1972, dove continua la sua opera di sperimentazione di tecniche artistiche: arti visive, grafica editoriale, musica e poesia sonora, regia video e teatro, poesia visiva e Mail Art.
Da circa 25 anni contribuisce allo sviluppo e alla diffusione in Italia dell’arte contemporanea organizzando progetti, mostre e laboratori itineranti. Nicola ha portato i propri lavori praticamente in tutto il mondo, dal Venezuela al Giappone, dagli Stati Uniti alla Spagna, ma anche nei licei e nelle biblioteche comunali italiane.
I suoi ultimi lavori sono concentrati sul corpo dell’artista come strumento e vanno decisamente oltre la produzione artistica di settore; egli sfugge alle definizioni, non è né musica né teatro ma intende diventare “parola totale”. Saranno quindi delle performance assolutamente sperimentali, spettacoli totalmente non convenzionali.
Giovedì 23 aprile 09 alle ore 21,00 calcherà il palco del Museo di arte contemporanea di Lissone, in viale Padania, mentre sabato 16 maggio presenterà “Angolazioni future” al Roseto della Villa Reale di Monza, in collaborazione con Ariella Vidach, un’artista conosciuta a livello internazionale che attualmente insegna presso la Fabbrica del Vapore a Milano, uno dei più vivaci centri di teatro contemporaneo in Italia. Il 28 di maggio, invece, rivestirà il ruolo di direttore artistico al teatrino della Villa Reale per il settimo Festival Internazionale Art Action Harta Performing Monza, una rassegna culturale che vuole essere un momento di confronto delle nuovi arti, un punto di riferimento e di interscambio culturale.
Per tutte e tre le date che vedono coinvolto Nicola Frangione l’ingresso è libero. Un’occasione da non perdere per Monza, per seguire l’evolversi dell’arte, che per sua caratteristica è dinamica, mai ferma.